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di Nando Cimino

      Sono in tantissimi, siciliani e non, quelli che ogni anno visitano le nostre isole Eolie per trascorrervi qualche settimana di vacanza o, più semplicemente anche per una breve escursione giornaliera; affascinanti magari dall'aspetto naturalistico degli splendidi paesaggi o dai cristallini fondali marini.

  Stavolta voglio proporre, per quanti avranno la possibilità di recarvisi, un sito straordinario e di grande interesse, ma certamente fuori dai normali circuiti turistici più attenti a propagandare spiagge e calette, escursioni in barca, negozi e ristoranti con le deliziose specialità del posto.  Parlo delle cosiddette Terme di San Calogero; una vecchia stazione che sfruttava antiche sorgenti già note fin dai tempi più remoti.  Queste sorgenti  si trovano nella parte occidentale dell'isola, ad una altezza di circa 150 metri e sgorgano ad una temperatura di quasi cinquanta gradi; e gli archeologi ritengono che esse fossero già utilizzate nel XV° secolo a.C. – Di queste terme parlano in alcuni antichi documenti Strabone, Plinio il Vecchio ma soprattutto Diodoro Siculo che intorno al 50 a.C.  le descrive come posto rinomato per la cura di numerose malattie. Oramai chiuso da oltre quaranta anni, sul sito è stato comunque realizzato un ecomuseo e vi si svolgono spesso eventi artistici.