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Quanto di voi conoscono i benefici della vitamina D e quali sono i rischi se non ne assumiamo abbastanza?

Quando il vostro corpo assume poca vitamina D lo noterete subito perché la prima parte del vostro organismo che ne risentirà sono le ossa. Le cause di queste carenze sono plurime: prime fra tutte un apporto alimentare insufficiente e un’esposizione ai raggi solari inadeguata.  

Ggli effetti possono essere molto gravi, se non si rispettano quei valori giusti di cui l’organismo ha bisogno.

La cosa fondamentale da fare è in primis seguire una dieta adeguata. 

 

Ma cos’è la vitamina D? 

 

La vitamina D è fondamentale per la salute dell’organismo: è un aiuto insostituibile per le ossa, regola il metabolismo del calcio, è abenefica per il cervello, per il cuore e per il sistema nervoso. 

La carenza di vitamina D può comportare anche disturbi alla tiroide: si tratta, infatti, di una vitamina essenziale per la corretta funzionalità di questa ghiandola. 

Il fabbisogno di vitamina D cambia a seconda della situazioni: se si è adulti, se si è bambini o in gravidanza. 

Se non ne assumete a sufficienza ci sono dei sintomi che vi serviranno come dei campanelli d’allarme:possono, infatti, manifestarsi alcune malattie che interessano proprio il sistema osteoarticolare, come il rachitismo e l’osteoporosi.

 A causa della carenza il calcio, la vitamina D non viene assorbita bene a livello intestinale e si può verificare un’anomala ritenzione di fosforo nei reni: ne consegue, dunque, una mineralizzazione difettosa della struttura ossea. La vitamina D bassa nel sangue conduce ad un indebolimento delle ossa e a delle deformazioni scheletriche, soprattutto per ciò che è relativo alle gambe e alla colonna vertebrale. È da precisare, comunque, che la carenza di vitamina D può essere asintomatica o condurre a sintomi talmente lievi da essere sottovalutati sebbene, in realtà, rappresentino un campanello di allarme da tenere in considerazione.

Anche la depressione pare sia correlata alla carenza di vitamina D: secondo alcuni studi, nei Paesi nordici – dove il sole scarseggia per diversi mesi l’anno – l’aumento dei casi di depressione potrebbe essere dovuto proprio a tale carenza, in quanto la vitamina D stimola la produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”.