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L' 11 novembre, come da tradizione, arriva puntuale la festa di San Martino. Sapete perché amiamo festeggiare questa ricorrenza? Curiosa sin dalla nascita, sono andata alla ricerca di informazioni sulla festa che sin da bambina, mi ha tenuta con il fiato sospeso… fino a quando il nonno non dava il verdetto positivo sul vino nuovo.

Perché si sa… a San Martino, ogni mosto diventa vino!

Ma torniamo indietro nel tempo per scoprire tutti gli aspetti  della festa di San Martino in occidente.

COSE DA SAPERE SU SAN MARTINO

San Martino di Tours è stato un vescovo francese vissuto fra il  316 e 397. E’ stato così carismatico che venne venerato sia dalla chiesa cattolica, da quella ortodossa e anche dalla chiesa orientale. Nato in quella che oggi è l’Ungheria, è stato uno dei primi santi non martiri ed il primo a portare il monachesimo in occidente.

La sua vita, agli inizi, fu quella di un povero soldato. Tuttavia una notte d’inverno mentre era di ronda, vide un uomo camminare nudo al freddo. Lo soccorse, prese il suo mantello, lo divise a metà e mise al caldo il povero malcapitato. Nella stessa notte a Martino venne in sogno Gesù vestito per metà del suo mantello, ringraziandolo per averlo accudito. Al suo risveglio, il mantello era integro, ma quella visione di Gesù lo aveva segnato per sempre.

Per altri venti anni, Martino servì con diligenza l’esercito, ma giunti all’età di 40 anni, decise di cambiarla quella vita e dedicarsi al Cristianesimo. Iniziò così la sua lotta contro l’eresia ariana, venne per questo frustato e cacciato prima dalla Francia e poi dall’Italia. Tornato in Francia dopo tanti anni, divenne monaco e tanti suoi compagni, che conoscevano il suo trascorso, iniziarono a seguirlo.

Nel 371 in Francia i suoi seguaci lo vollero vescovo. Da vescovo battezzò villaggi e non smise un istante di pregare. Creò monasteri e si distinse per sobrietà e attenzione per il prossimo. Morì l’8 novembre del 397. Tre giorni dopo avvenne la sepoltura di un uomo che durante il suo cammino aveva fatto anche tanti miracoli.

COSA DA SAPERE SULLA FESTA OCCIDENTALE

San Martino viene ricordato l’11 novembre giorno della sua sepoltura. Una data apprezzata in tutto l’occidente, per via della fama del vescovo ma anche per tutte le persone che portano questo stesso nome (in occidente sono tantissimi). Nel concilio di Macon (anno 585 d.c.) venne deciso che l’11 novembre sarebbe stato un giorno di festa non lavorativa.

Molte sono le cattedrali in Italia dedicate a San Martino

In Alto Adige come in Germania e in Austria, i bambini oggi svolgono una processone di lanterne in onore del Santo.

A Scanno in Abruzzo per San Martino, la popolazione crea quelli le Glorie di San Martino (molto simili alle Vampe di San Giuseppe).

A Venezia come a Palermo, per San Martino si preparano dei biscotti. A Venezia con la forma del Santo, a Palermo si preparano dei biscotti secchi per poi affondarli in un bicchier di vino locale (quello di Pantelleria).

ALTRE CURIOSITA’

Il giorno di San Martino è stato da sempre visto come un giorno di auspicio. Proprio per questo anticamente i contratti fra i contadini per la cessione o l’acquisto delle terre venivano firmati proprio a San Martino, per la durata di un anno. L’11 novembre era una data perfetta: non c’era troppo freddo come in inverno e si aveva tempo di provvedere a tutto il raccolto.

Il buon auspicio, le date, la storia e la vita di San Martino hanno infine confluito nella maturazione del vino nuovo. Momento di grande festa e condivisione.