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Sylvie Lubamba, showgirl di origine congolese nota al grande pubblico per la sua partecipazione al programma Markette, ha raccontato a Pomeriggio Cinque il periodo che ha trascorso in carcere (quasi tre anni e mezzo), spiegando il modo in cui riusciva a rubare soldi dalle carte di credito altrui. "Si parla di sedici anni fa, adesso non si può fare più. Venivo invitata ad esempio ad una festa in un locale e poi al tavolo con gente facoltosa, che nella maggior parte dei casi non conoscevo. Si beveva champagne e quando il titolare del tavolo pagava spesso dimenticava di mettere in tasca lo scontrino. Allora a fine serata lo prendevo io, lo accartocciavo e lo nascondevo nel reggiseno. Poi in camera usavo i numeri delle carte di credito e le scadenze. Negli scontrini c'era tutto…".

"Prenotavo viaggi aerei, alberghi, vacanze e acquisti internet per i quali non c'era bisogno di strisciata… La prima volta ho offerto una vacanza a tutta la mia famiglia. Sono stati due anni di follia". Una follia che le è costata molto cara: "In realtà sono stata condannata a 7 anni e 2 mesi, ne ho scontati di meno grazie alla buona condotta…", rettifica la Lubamba.

L'arresto vero e proprio è arrivato ben 12 anni dopo l'inizio della vicenda: "È stata una mia trascuratezza, mi arrivavano le notifiche e non mi sono mai presentata ad un processo. Credevo che il reato fosse andato in prescrizione, invece nell'agosto 2014 la polizia mi ha chiamato in comando e mi ha comunicato che mi avrebbero portata a Rebibbia. Sono stata qualche giorno in isolamento, poi ho condiviso la cella detentiva con delle donne rom…".

Sylvie Lubamba si è detta pentita e ha confessato che i "due anni di follia" risalgono a prima del suo debutto televisivo con Chiambretti: "Una volta che ho realizzato il mio sogno, non aveva senso che compissi una sciocchezza del genere". L'ammontare della refurtiva? Non ne conosce la reale entità: "C'è chi dice 60mila, chi parla di 30mila euro…".