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01Il Castello della Colombaia è un’antica fortezza del trapanese di origine medievale.

Posto su un’isoletta collocata al largo del porto di Trapani, esso viene chiamato anche Castello di Mare o Torre Peliade, dal nome greco dell’isoletta che l’ospita che, tradotto in latino e poi in italiano è, appunto, ‘Colombaia’.
La Colombaia non è un vero e proprio castello, ma è uno degli esempi di architettura militare, più splendenti di Sicilia. È alto 32 metri e disposto su più piani. La sua costruzione si fa risalire già al III secolo a.C., anche se alcuni ritengono possa essere stato realizzato dagli esuli che sbarcarono a Trapani dopo la distruzione di Troia.

Sembra che fu adibito a diversi usi; il primo piano ad esempio, occupava senza dubbio una cisterna, mentre le due cappelle, oggi pericolanti, poste alla fine del cortile situato dietro l’edificio, vennero usate come depositi, durante la Seconda Guerra Mondiale. Oltre ai quattro piani sovrapposti, il castello presenta una torre ottagonale, e il suo complesso è completato da un'altra struttura, che potrebbe essere stata utilizzata come posto di guardia.
Il castello è dotato inoltre di due banchine, la seconda, sul fianco sinistro, è oggi pericolante. Accanto al posto di guardia, sorge una stradina che era stata precedentemente pavimentata. La stradina sbocca presso il cortile, costeggiando il lato destro della struttura principale, dove campeggia una lapide.

Le entrate e le uscite del castello sono state murate, ed è presente anche una scala, pericolante e impraticabile.
la torre è stata coinvolta nella cosiddetta Battaglia di Trapani del 249 a.C., un'importante battaglia navale che vide i Romani duramente sconfitti dai Cartaginesi. Due anni più tardi, il console Numerio Fabio Buteone si vendicò, attaccando l’isolotto e uccidendo tutti i suoi occupanti. Dopo la conquista romana, la torre fu lasciata all’abbandono e diventò habitat per le colombe, che venivano usate come mezzo di comunicazione. Durante quel periodo, la torre fu probabilmente sede del culto pagano della dea Venere Ericina, della quale le colombe erano animale sacro.
Furono gli Arabi a riportarla in auge, utilizzandola come faro. Nel medioevo, gli Aragonesi diedero alla torre la sua attuale forma ottagonale. Fu ampliata intorno al Quattrocento, e divenne fortezza difensiva contro le incursioni barbare. La lapide posta sul fianco destro, conferma l’ultimo rimaneggiamento voluto da viceré Don Claudio Lamoraldo, Principe di Ligny, nel XVII secolo. Dismessa la destinazione militare, la struttura venne trasformata in prigione dai Borboni, dopo i moti del 1821 e fino al 1860, ospitò i patrioti siciliani del Risorgimento.

Venne impiegata come carcere fino al 1965, quando fu inaugurato il nuovo carcere di Trapani. Negli anni Novanta, venne restaurata la torre, unico elemento allora di pertinenza della Soprintendenza Regionale. Nel 2009, il castello è stato insignito del titolo di ‘Luogo del Cuore’ dal Fondo per l'Ambiente Italiano. Il 3 dicembre 2010, il decreto della 'Colombaia' ha sancito il trasferimento del bene, dallo Stato alla Regione, che qualche giorno fa ha ricevuto il nullaosta dell’onorevole Girolamo Fazio, per la sua ristrutturazione.
Il progetto, che si è proposto di demolire e ricostruire anche altre strutture presenti sull’isolotto, prevede il restauro del Castello della Colombaia e la realizzazione del Museo della nave romana di Marausa, la grande nave da carico del III secolo, scoperta a soli 2 metri di profondità al largo della costa di Marausa Lido.
 

Autore | Enrica Bartalotta