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Tredicesima mensilità in arrivo. Conosciuta anche come "gratifica natalizia", trattasi di uno stipendio in più. Lo dà il datore di lavoro – imprenditore o ente – al dipendente. Arriva anche ai pensionati nel mese di dicembre, ben prima di Natale. Data precisa? Dipende dal contratto, ma per alcuni viene rateizzata ogni mese in busta paga. La retribuzione aggiuntiva viene maturata sulla base dei giorni lavorati da gennaio a dicembre. 

Spetta ai lavoratori assunti con contratto determinato o indeterminato, ai pensionati anche con la minima e a chi ha la reversibilità. Non arriva a chi ha l'assegno di accompagnamento. Matura anche in caso di ferie, riposi, durante i periodi di assenza dal lavoro per assistere un familiare con la 104, malattia e infortunio, ma entro i limiti del periodo di comporto ossia del diritto a conservare il posto. Esclusi dal computo i giorni di congedo parentale sciopero, malattia bambino, permessi e aspettative non retribuite, i compensi per gli straordinari, notturni o festivi a meno che abbiano carattere di continuità.

Se l'importo netto è più basso dello stipendio "normale", non si tratta di un'anomalia. A differenza della retribuzione mensile, infatti, è tassata e non beneficia di alcuna detrazione né per il lavoratore dipendente né per i familiari a carico. In caso di contratto part-time, l'importo maturato è proporzionale all'orario di lavoro del dipendente. Per calcolarla in caso di lavoratori domestici, l'Inps mette a disposizione un simulatore online sul suo sito.