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Un fondo di investimento americano starebbe entrando nell’universo di Maurizio Zamparini, di cui fa parte solo in maniera marginale, per così dire, il Palermo Calcio. “Sto trattando, gli incontri ci sono già stati negli ultimi giorni e stiamo concludendo le nostre operazioni“, si è limitato a dire l’imprenditore friulano al “Giornale di Sicilia”, secondo cui lunedì ci sarà un faccia a faccia decisivo con gli advisor statunitensi.

Intanto “Il Sole 24 ore” ha scoperchiato un altro vaso: Zamparini dovrebbe al fisco 99 milioni di euro, precisamente 54 milioni di imposte non pagate e 45 milioni tra sanzioni e interessi, lievitati in 11 anni, dal 2002 al 2013. Il presidente del Palermo avrebbe negato ogni addebito, citando il caso del centro commerciale “Conca d’Oro” e un giro di fatture infragruppo tra due sue società (Gasda e Malu) che l’Agenzia delle entrate ritiene false e che per Zamparini non lo sono affatto.

Il quotidiano economico chiude così: “Si comprende ora perché l’imprenditore, che ha fatto fortuna negli anni del boom economico con i centri commerciali, i Mercatone Zeta, poi ceduti alla francese Conforama nel 2002 e che gli hanno consentito di incassare una mega-plusvalenza di 400 milioni di euro, il retroterra dell’acerrima campagna che Zamparini ha messo in atto negli ultimi anni con il movimento politico ‘Per la gente’ con cui si scagliava contro la vessazione di Equitalia. Dietro c’era la sostanza di un contenzioso da 99 milioni con lo stesso braccio operativo dell’Erario“.