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Secondo la leggenda, Suor Maria Crocifissa della Concezione avrebbe lottato con Satana per scrivere una delle lettere più misteriose della storia di tutti gli epistolari. Le 11 righe venute fuori sono rimaste un mistero fino ai giorni nostri. L’alfabeto incomprensibile con cui è stata scritta è stato decifrato da un gruppo di ricercatori attraverso un algoritmo scovato nel deep web, spiega il sito "Giornalettismo". 

L’equipe, formata da fisici e informatici di Catania, è riuscita ad applicare un’apparenza di senso compiuto a caratteri che sembrano provenire, in maniera indistinta, dall’alfabeto latino, da quello greco, dal cirillico, da quello runico e da quello degli yazidi. Quest’ultimo, in modo particolare, molto significativo perché utilizzato da un popolo che era considerato adoratore del diavolo e che abitò il Sinjar iracheno prima della comparsa dell’Islam.

Il risultato sarebbe più o meno questo: "Forse ormai certo Stige. Poiché Dio Cristo Zoroastro seguono le vie antiche e sarte cucite dagli uomini, Ohimè. Un Dio che sento liberare i mortali". Come avrete notato, non c'è un vero e proprio senso compiuto, ma i riferimenti al fiume infernale Stige, all’accostamento tra Dio, Cristo e Zoroastro e la chiusa finale che sembra profetizzare l’avvento di un Dio che darà la libertà agli uomini non sono certo marginali. Uno dei ricercatori spiega:

"L’idea che mi sono fatto è che questo sia un alfabeto preciso, inventato dalla suora con grande cura mischiando simboli che conosceva. Ogni simbolo è ben pensato e strutturato, ci sono segni che si ripetono, un’iniziativa forse intenzionale e forse inconscia. Lo stress della vita monacale era molto forte, la donna potrebbe avere sofferto di un disturbo bipolare, allora non c’erano farmaci né diagnosi psichiatriche. Certamente c’era il diavolo nella sua testa".