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di Nando Cimino

 
 Questa volta voglio portarvi a Termini Imerese per parlarvi di un'opera la cui raffigurazione ha destato la mia curiosità; un'opera che ha qualcosa di singolare e che mi piace portare anche alla vostra attenzione. Mi riferisco, in particolare, ad un altorilievo che si trova sull’altare della cappella del Crocifisso, entrando a destra nella chiesa detta della Gancia nella parte alta di Termini Imerese e precisamente in Piazza San Francesco d’Assisi. La chiesa infatti, intitolata a Santa Maria di Gesù, conserva un bellissimo altorilievo realizzato nel 1480 ed attribuito a Domenico Gagini, che raffigura Gesù morto tra le braccia della Madre. Si tratta di opere che, in genere, sulla scorta di quella ben più famosa del Michelangelo della Basilica di San Pietro a Roma, vengono comunemente chiamate “Pietà”. Ma quella di cui vi parlo e che, come vi dicevo, si trova a Termini Imerese, oltre ad essere di grande pregio artistico, ha qualcosa di particolare che la rende se non unica comunque eccezionale. E già, questa sua caratteristica varrebbe secondo me la pena per valorizzarla ulteriormente ed approfondirne lo studio. Ebbene, a differenza di tutte le altre opere scultoree, ma anche della maggior parte di quelle pittoriche, aventi lo stesso soggetto, la nostra Pietà viene rappresentata dal suo autore al “contrario”; ovvero l'Addolorata regge il Cristo Morto tenendolo poggiato non sul braccio destro bensì sul sinistro. E mi vien da pensare che proprio questo sia in realtà il verso giusto; tutte le mamme infatti reggono solitamente il loro piccolo sul braccio sinistro per poter liberamente utilizzare la destra dovendo dare loro la poppata. E' questa una curiosità che ho voluto segnalarvi e che, a mio avviso, serve a dare ulteriore pregio all’opera che, se pur di dimensioni contenute, è da ritenersi comunque eccezionale anche per via dello scenografico fondale che la impreziosisce. La mia segnalazione vuole, ovviamente, essere anche un invito a valorizzare ed approfondire la conoscenza di tante opere d’arte di notevole pregio che, spesso nascoste, sono presenti nella nostra bella terra di Sicilia.