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Le lenticchie diUstica sono le più piccole d’Italia. Forse non tutti lo sanno, ma proprio sull’isoletta siciliana si trova un legume tanto piccolo, quanto delizioso. Da sempre, questi legumi si coltivano sui suoi terreni vulcanici e fertili, che danno vita a un prodotto straordinario. Tenere e saporite, permettono di preparare una buonissima zuppa, ma non solo.

A Ustica si coltivano lenticchie di qualità. Le lenticchie più piccole d’Italia si ottengono tramite tecniche di coltivazione manuali, implementate dall’introduzione di una trebbia che facilità le operazioni di “spagliatura”.

Oggi si può gustare questo prezioso legume grazie anche alla fondazione Slow Food, che ne ha scongiurato l’estinzione con un suo Presidio, che in origine riuniva gli unici tre produttori presenti sull’Isola. Poi sono divenuti sei e in seguito sono stati recuperati diversi terreni.

Le lenticchie di Ustica hanno anche ottenuto il riconoscimento del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che le ha inserite nell’Elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

Oltre a essere le lenticchie più piccole d’Italia, raggiungono elevati livelli qualitativi. Il merito è delle particolari condizioni pedoclimatiche della zona di origine e delle tecniche di produzioni naturali. Il colore è marrone scuro, con delicate sfumature sui toni del verde. Si distinguono per tenerezza e sapore.

Come cucinare le lenticchie di Ustica

A rendere ancora più eccezionali le lenticchie di Ustica, è il fatto che si cuociono rapidamente. Non occorre tenerle in ammollo prima della cottura e sono pronte in tre quarti d’ora. Per gustarle al meglio, vanno provate nella particolare zuppa tipica di Ustica. Questa si prepara con lenticchie, fave, verdure locali, finocchietto o basilico e pasta.

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