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Si continua a indagare per fare luce sulla tragica vicenda avvenuta a Catania, dove una giovane mamma di 26 anni ha ucciso il figlioletto di tre mesi. La donna è stata arrestata nei giorni scorsi e il suo avvocato ha chiesto di trasferirla in una comunità terapeutica assistita (Cta).

La Procura ha espresso parere positivo. La Cta è stata individuata. Le indagini del commissariato di polizia Borgo Ognina sono state coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro, dall’aggiunto Ignazio Fonzo, che dirige il dipartimento reati contro la persona, e il sostituto Fabio Saponara.

Pare che la donna abbia dei “dei vuoti” e “difficoltà nel capire le domande e rispondere”, afferma il suo legale. “Non ha realizzato l’accaduto – aggiunge l’avvocato Zinno – e per questo ha bisogno di una struttura protetta che l’aiuti psicologicamente. Comunque vada lei si sentirà colpevole dell’accaduto, e si autocondannerà da sola. Ha bisogno d’aiuto”.