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“Commissario, c’è una pupa che vuole parlare con lei!”
“Che pupa, Catarè? La Pupa del Capo?”

Lo scambio di battute che abbiamo appena citato è avvenuto tra il mitico commissario Salvo Montalbano e l’inimitabile Catarella, durante l’episodio “Un diario del ’43“. Quanti di voi hanno capito il riferimento? Forse non tutti lo sanno, ma la Pupa del Capo cui fa accenno Montalbano si trova a Palermo. È un mosaico in stile Liberty che raffigura la dea Demetra, con una corona di spighe dorate.

La Pupa del Capo

La Pupa del Capo

Il nome deriva dalla sua originaria ubicazione. Per vederla, infatti, bastava andare al mercato del Capo, uno dei mercati storici del capoluogo. Qui la Pupa adornava l’ingresso del panificio Morello, in via Cappuccinelle. Lì è rimasta fino al 2013: in quell’anno il panificio chiuse e il prezioso mosaico rischiava di fare una brutta fine.

Per fortuna così non è stato. Il pannello di mosaico, in due pezzi, è stato smontato dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali ed è avvenuto il restauro, a cura di Franco Fazzio.

Adesso è tutto esposto a Palazzo Ajutamicristo e lì rimarrà fino a quando non sarà ultimato il restauro di palazzo Serenario, che comprende l’ex panificio Morello. L’edificio barocco è stato l’abitazione di un pittore del primo Settecento, Gaspare Serenario, cresciuto nella bottega di Borrenmans.

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