Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Alla scoperta del Ponte Serravalle di Bronte.

  • Un’opera antichissima e ardita, legata alla leggenda.
  • Metteva in comunicazione gli abitanti di molti centri.
  • Ecco cosa lo rende, ancora oggi, un’attrattiva della zona.

Si parla poco dei ponti siciliani, eppure il territorio della nostra isola è disseminato di opere molto interessanti. Oggi vogliamo fare tappa a Bronte, celebre località del Catanese, ma non vogliamo parlare del suo oro verde, cioè il pistacchio. Visitiamo, invece, il celebre Ponte Serravalle. Un tempo metteva in comunicazione diverse località, più o meno grandi. A volerne la costruzione fu il Conte Ruggero, nel 1121 e lo dedicò alla memoria della madre sua Adelasia, morta a Patti nel 1118. Diede il nome alla contrada e per gli arabi era “Cantera”. L’origine del ponte si evince da una epigrafe, scolpita sulla pietra calcarea sull’ala destra, a nord: “Fu costruito questo ponte per la serenità del gloriosissimo Conte Ruggiero di Calabria e di Sicilia e dei Cristiani attuatore per l’assoluzione della defunta madre di lui Adelasia regina. 6629, ind. 14 (1121)”. Proseguiamo nella nostra visita.

Leggenda del Ponte Normanno di Bronte

La stessa data si legge anche in un quadrello di pietra lavica nella centinatura del Ponte Serravalle, a mezzodì. Questa struttura è legata a una leggenda. Si narra che, per la sua edificazione, vennero impiegati alcuni operai saraceni. Sarebbe stato proprio un saraceno, piantatosi con le gambe sulle rive opposte del fiume, avrebbe indicato il sito in cui doveva sorgere. Nella fantasia popolare il termine “saraceno” era sinonimo di gigante.  Il ponte normanno è costruito sulle Forre laviche, accanto a un’antica masseria dove spicca il prospetto dell’ex Chiesa della Placa Serravalle, dedicata a San Francesco di Paola. Sorge in un contesto ricco di storia, che include anche i resti di un vecchio mulino ad acqua. Ecco cosa lo rende unico.

Le Forre laviche del Simeto offrono ai piedi di Bronte un mini-ambiente unico, aspro e selvaggio ma anche molto suggestivo e ben conservato. La lava di antiche eruzioni che colparono il primitivo letto del Simeto è stata nei secoli erosa e potentemente scavata dalla potenza del fiume in una profonda incisione. Dal ponte Serravalle è possibile vedere la parte iniziale dell’erosione. Il ponte normanno è un’opera arditissima, composta da pile idrodinamiche che reggono le arcate medievali. Il ponte è a schiena d’asino e cromaticamente si caratterizza per l’uso delle pietre locali basaltiche, in alternanza a conci di tufo bianco, con un effetto bicromatico molto particolare. Sul ponte passava la vecchia strada che univa l’entroterra della Sicilia (Cesarò, Troina) a Catania e Messina.

Articoli correlati