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A Caltanissetta, il 18/03/2019 alle ore 17.00, nella sala conferenze della Banca Sicana si è svolto il convegno dal titolo “La frattura: prima e dopo il delitto di Aldo Moro”. L’incontro è stato organizzato dalle Associazioni “PiùCittà” e “Memoria e Futuro” di Caltanissetta, nell’ambito del calendario degli “Incontri per un’agenda civile in comune”. In precedenza c’erano stati altri due incontri, uno sulla tragedia di Ustica e l’altro sul processo Borsellino quater.

 Il moderatore dell’incontro è Giuseppe Lo Bianco, attualmente giornalista de Il Fatto Quotidiano. Si apre l’incontro con i saluti di Marina Castiglione, membro dell’Associazione “PiùCittà”, di Adriana Laudani e  Sandro Immordino, rispettivamente presidente e membro dell’Associazione “Memoria e Futuro”, e di Giuseppe Di Forti, presidente della Banca Sicana.

 L’incontro coincide quasi col quarantunesimo anniversario del rapimento del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, avvenuto in via Fani a Roma il 16 marzo del 1978. Da quella data, e i successivi 55 giorni di prigionia, fino al ritrovamento (il successivo 9 maggio) del suo corpo nella Renault 4 rossa abbandonata simbolicamente in via Caetani, si è segnata storicamente una frattura tra il prima e il dopo questo tragico evento.  Anzi, come dice nel suo intervento Stefania Limiti, saggista e giornalista de Il Fatto Quotidiano e di altre testate, dal momento di quel sconvolgente spartiacque ad oggi sono rimasti molti misteri insoluti a causa di depistaggi, insabbiamenti, interferenze di uomini dello Stato nelle indagini e complicità più o meno occulte. Tutto ciò non ha permesso di potere scrivere la vera storia di quei fatti, relegandoli al rango della cronaca irrisolta.

 Gli altri relatori sono l’On. Gero Grassi, proponente dell’istituzione della Commissione d’inchiesta Moro 2, e l’Avvocato Armando Sorrentino, vicepresidente  dell’Associazione “Memoria e Futuro”.

 L’On Grassi, fra le tante altre cose, parla dell’incontro di Moro con Henry Kissinger nel 1974 a Washington, il quale lo minacciò pesantemente dicendogli che se continuava con questa apertura col Partito Comunista Italiano “gliel’avrebbe fatta pagare molto caramente”. E del mistero delle due borse scomparse di Aldo Moro dove teneva i documenti più importanti. Si sa che in una foto scattata in via Fani si vede un Carabiniere con le due borse in mano seguito da un Generale.

 L’avvocato Armando Sorrentino, fra le tante altre cose, ricorda Enrico Mattei, fondatore nel 1952 dell’ENI, morto ufficialmente in un misterioso incidente aereo il 27 ottobre del 1962. Egli in realtà rappresentava una minaccia per gli obiettivi politici degli Stati Uniti in Italia.

 Insomma, nulla in Italia è rimasto più come prima. Con quella morte si è stroncato il percorso democratico di rinnovamento che volevano intraprendere Aldo Moro ed Enrico Berlinguer con il famoso Compromesso storico. Da allora l’Italia perse la sua sovranità

Angelo Lo Verme