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Dolci siciliani con la tuma, ne avete mai sentito parlare? Di solito questo formaggio viene utilizzato per tante preparazioni salate, ma in realtà si presta molto bene anche alle ricette siciliane di dolci. La tuma viene prodotta dalla cagliata senza alcuna aggiunta di sale. La mancanza di sale ne impedisce la conservazione e deve essere quindi consumata entro una, massimo due settimane dalla produzione.

Come abbiamo anticipato, in cucina è molto versatile. Può essere impiegata per la preparazione di numerose ricette, come paste al forno, schiacciate o involtini, ma anche da sola è deliziosa. Quando si parla di formaggi siciliani, non si può che scoprire sempre qualcosa di buono!

Ma parliamo dei dolci siciliani con la tuma.

Ad aprire l’elenco è, naturalmente, lo Sfoglio di Polizzi Generosa. È nato agli inizi del XVII secolo, all’ombra delle Madonie, in onore di San Benedetto e prende il nome dalla cittadina che gli ha dato i natali. Una deliziosa pasta frolla racchiude un ripieno a base di tuma, cioccolato fondente, zuccata candita e cannella. Ogni anno il paese celebra questa specialità nel mese di luglio, con un’apposita sagra. Oltre a gustare lo Sfoglio, si può partecipare a visite guidate.

Cambiando decisamente genere, potreste provare il riso ‘ntiano, uno sformato di riso dolce. La ricetta è molto particolare e include riso, miele, cioccolato, latte e cannella. Un insieme insolito, ma sicuramente buono.

Se, invece, preferite i dolci più semplici, ma fritti, allora la tuma fritta dolce è la ricetta che fa per voi. Il nome dice già tutto. Il formaggio ha una consistenza perfetta per la preparazione. Lo si infarina e lo si frigge, completandolo con zucchero e cannella. Secondo noi è da provare!

 

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