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Continuano anche questa settimana gli spettacoli quotidiani dell’opera dei pupi: ogni lunedì alle ore 11 da martedì a sabato alle ore 17. Immersi nell’atmosfera incantata del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, i visitatori italiani e stranieri potranno scoprire e riscoprire una delle espressioni culturali più radicate e riconosciute del territorio. Le vicende sono ispirate alla Storia dei Paladini di Francia, di Giusto Lo Dico. Ad animare il teatro del Museo, eroici cavalieri, dame e principesse, maghi, animali fantastici e personaggi comici in un ciclo che intreccia nei suoi diversi episodi il tema della guerra tra cristiani e saraceni con quello dell’amore e della magia.

Biglietto: € 10.00 (intero) – € 8.00 (ridotto)

Ultimo appuntamenti del ciclo di seminari di Antropologia dell’arte giovedì 6 giugno alle 15 all’Accademia di Belle Arti di Palermo (Palazzo Fernandez, aula 5), con Biologia delle immagini di Michele Cometa.

La questione dell’evoluzione delle immagini rende ineludibile per la visual culture contemporanea il confronto con discipline come l’archeologia cognitiva, la biologia evoluzionistica e l’antropologia culturale. Ciò implica un profondo ripensamento di questioni che discendono direttamente dall’estetica di Darwin così come è stato formulato nei pionieristici libri di Winfried Menninghaus o dalle neuroscienze contemporanee, come nel caso esemplare della collaborazione tra David Freedberg e Vittorio Gallese. Si tratta infatti di ricostruire le life histories delle immagini/picture come se si trattasse di esseri viventi. Si tratta di appurare se c’è spazio per una “storia naturale delle forme” o per una “biologia delle immagini”, così come era stata pensata già nella seconda metà del XIX secolo in Germania, in Inghilterra e negli Stati Uniti.

Al museo delle Marionette sarà visitabile fino al 15 luglio (domenica e lunedì dalle 10 alle 14; dal martedì al sabato dalle 10 alle 18) la mostra “Insomnia cookies”, a cura di Antonio Leone e Paola Nicita.

L’incontro con l’altro, come incontro con sé stessi e modalità di esplorazione: attraverso una selezione di artisti internazionali celebri per una loro ricerca orientata in tal senso, “Insomnia cookies” vuole narrare le molteplici declinazioni dell’amore, affermandone la necessità universale che nasce da esperienze soggettive. Parallelamente, è una narrazione che vuole riflettere sulla ricerca ed esplorazione della propria identità, intesa sia come espressione della visibilità delle persone Lgbt – come atto politico che rivendica l’espressione della propria esistenza – ma anche come ricerca della propria autenticità, o semplicemente esplorazione del proprio desiderio.

È il corpo dell’artista il soggetto/oggetto di questa ricerca, che diventa campo di indagine, territorio da sondare, spazio di possibilità che sfugge alle definizioni castranti delle categorie che mortificano e avviliscono l’esperienza di un dialogo sincero con il proprio sé, con le proprie pulsioni, inclinazioni e desideri.
L’esposizione viene inoltre contestualizzata all’interno di un percorso museale rodato e consolidato come quello del Museo internazionale delle marionette, che si inserisce inserendosi in un dialogo 
sorprendente e queer con la collezione, rilanciando temi e modalità narrative, affermando alterità possibili.