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Da Milazzo a Londra in bici. A compiere l’impresa, Domenico Romano, un maresciallo della guardia di finanza in servizio sulla motovedetta alle Isole Eolie. Romano è partito un mese fa dalla Sicilia e ha raggiunto l’Inghilterra.

Ha pedalato lungo un percorso di 2789 chilometri. «È stata una esperienza incredibile – ha commentato – ho attraversato in bici tutta l’Italia (compresi il passo della Cisa e il Gran San Bernardo), la Svizzera, la Francia, la manica e un pezzo di Inghilterra, portando con me le bandiere del volontariato. Ho sfidato il sole cocente, le intemperie atmosferiche, raggi rotti della bici ben due volte, ma mangiando delle maxi bistecche serali ho raggiunto Londra e sono ben felice».

L’impresa di Domenico Romano

Come racconta sul suo blog, da tempo pensava di compiere l’impresa, che ha programmato con attenzione. «Molti mi domandano perché di questa mia scelta – ha scritto -. In verità non c’è un’unica motivazione ma un crescendo di “situazioni” che mi hanno spinto a fare questa “pazzia”. C’è la voglia di mettersi in gioco alle soglie dei cinquant’anni, con la consapevolezza che non si ha più quell’incoscienza da ventenni. Ma con la sicurezza che si possiede la maturità delle persone che hanno i capelli bianchi (nel mio caso anche la barba bianca)

C’è la voglia di far capire che nella vita nulla è impossibile. Le nuove generazioni questo lo capiscono solo in parte, ma voglio far capire a tutti nel mio piccolo, che con costanza, perseveranza e determinazione tutto è possibile, anche le cose che sembrano a prima vista…impossibili. C’è’ il piacere della bici, un mezzo che ti impone la fatica della verità. Quella fatica che viene dalla stanchezza ma che ti porta a godere di una soddisfazione unica quando raggiungi un obiettivo.

C’è la voglia di aiutare altre persone, visto che il viaggio avrà anche uno scopo benefico, quello di far conoscere l’ADMO (un’associazione nazionale che si occupa di recepire potenziali donatori di midollo osseo). Ci sarà il piacere di far conoscere il mio lavoro, un lavoro che svolgo da quasi trent’anni sul mare, e che come questo viaggio ha la particolarità di essere avventuroso ma pragmatico, difficile ma soddisfacente, movimentato ma che impone riflessione. Forse molto diverso da questo viaggio ma allo stesso tempo uguale per “comunanza” d’intenti.

Ci sarà il piacere di un’avventura non facilmente ripetibile. Perché questo sarà il mio Spadafora-Londra, un avventura unica e magnifica che condividerò con quanti avranno la pazienza di seguirmi».

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