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Lipari è un vero e proprio gioiellino, una pietra preziosa incastonata nel mare siciliano.

Le Isole Eolie sono sette piccoli paradisi. Oggi ci fermiamo a Lipari, che offre un eccellente mix di natura, relax e cultura. L’etimologia del nome è incerta: secondo alcuni si riconnetterebbe al termine  greco λιπαρός (liparós), nel senso di “grasso, untuoso” e, per estensione, “fertile”. Secondo altri invece esso potrebbe derivare dal linguaggio di una popolazione siciliana preindeuropea, ed essere legato al tema libe-, col significato di “blocco di pietra”.

Foto di Donato Verdone

Stando alla mitologia greca, prende il nome da Liparo, colonizzatore dell’isola. Liparo, figlio di Ausone (a sua volta figlio di Ulisse) raggiunse insieme ad un gruppo di guerrieri l’isola che prenderà il suo nome, dove fondò una fiorente colonia, introducendo l’agricoltura e regnando per molti anni.

L’isola è stata modellata da ben 12 vulcani. La sua natura vulcanica è evidente nella Valle Muria e nella costa Nord orientale, coperta da una vasta colata di pomice.

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Il simbolo dell’isola è un decoro del periodo barocco, caratteristico degli angoli dei balconi in ferro battuto. Tradizionalmente gli viene attribuito un importante potete protettivo. È rappresentato da due spade normanne che tagliano i quattro venti (raffigurate nei punti cardinali da mezzelune arabe), unite da un chiodo centrale (o “grande spillo”). A quest’ultimo risale la traccia del decoro barocco che ornava gli scudi degli spagnoli.

Le Spiagge di Lipari

Prima attrattiva dell’isola sono, naturalmente, le sue spiagge. La costa frastagliata, di origine vulcanica, regala scenari molto suggestivi, caratterizzati da pietra pomice e acque cristalline. Le spiagge di Lipari più famose sono la Spiaggia Bianca, Praia di Vinci, Valle Muria, Canneto, Acquacalda, Papesca e Porticello.

Cosa vedere a Lipari

Gli amanti dell’architettura non possono perdersi la chiesa seicentesca di San Giuseppe. Si tratta di una delle strutture più antiche dell’isola, costruita al di sopra della cripta che custodiva le reliquie di San Bartolomeo. Interessanti sono anche la chiesa della Madonna della Catena, in una zona panoramica, e la cattedrale di San Bartolomeo.

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Obbligatoria una visita al Belvedere di Quattrocchi, così come al Castello. Un’area sicuramente particolare è Sopralaterra, nel quartiere di Marina Corta, interamente dedicata ai murales.

Foto di Giancarlo D’Ambra

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