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Cosa rende unica la Riserva di Monte Cofano.

  • Facciamo tappa in provincia di Trapani, per visitare una delle aree protette più interessanti della Sicilia.
  • Il paesaggio offre una vista straordinaria, tra Custonaci e San Vito lo Capo.
  • Il Monte veglia su alcune delle località più belle del Trapanese.

Le aree naturalistiche della Sicilia sono uno spettacolo per gli occhi e per lo spirito. La roccia scolpita dal tempo si specchia nelle acque cristalline e il verde rigoglioso si fonde con i toni azzurri del mare. Tra le zone più suggestive da questo punto di vista, c’è sicuramente la costa trapanese che include località come Màkari, Scopello, San Vito lo Capo e Custonaci. È in questo territori che troviamo la Riserva di Monte Cofano. Si tratta di una delle  aree protette della Sicilia più suggestive: il mare cristallino viene abbracciato da un promontorio di natura calcarea, il Monte con la sua caratteristica forma triangolare. Non indugiamo oltre e iniziamo subito la scoperta di questi luoghi.

Monte Cofano: cosa vedere nella riserva

Vi sono due ingressi: lato est e lato ovest, uniti da un sentiero costiero. Partendo da San Vito lo Capo, si raggiunge l’ingresso est e per accedere si paga un biglietto. All’ingresso si scorge l’agglomerato della Tonnara di Cofano, proprio ai piedi della montagna. Tra le costruzioni, spicca la Torre di Tono, unica in Sicilia con una forma quadrata a pareti concave. Continuando a camminare lungo il sentiero intorno al monte si incontrano la Cappella del SS. Crocifisso e la Grotta del Crocifisso. Proseguendo, si arriva alla Torre di San Giovanni, appartenente a un antico sistema di fortificazioni volute dal regno borbonico. Andando avanti fino all’ingresso ovest, le pareti rocciose sono aspre e ripide. Quando si supera la Punta del Saraceno, scendono a picco sul mare e creano calette suggestive. I più audaci e con buoni scarponi potranno decidere di raggiungere la costa ovest seguendo le indicazioni per il sentiero Scaletta. E non finisce qui.

La natura del Monte Cofano

La Riserva racchiude differenti ecosistemi mediterranei: si va dalla prateria ad ampelodesma, alla gariga costiera a palma nana o ad euforbia arborea. Gli antichi boschi di leccio (Quercus ilex) e roverella (Quercus pubescens) sono oggi ridotti a qualche residuo lembo di lecceta sui brecciai. La vera peculiarità botanica è rappresentata dall’ambiente rupestre che ospita numerosi endemismi. Ve ne parliamo subito.

Anzitutto, tra gli endemismi, segnaliamo ci sono il cavolo di roccia (Brassica drepanensis) e lo sparviere del Monte Cofano (Hieracium cophanense). Si tratta di endemismi puntiformi esclusivi del Monte Cofano e della vicina riserva dello Zingaro. In secondo luogo, troviamo il cavolo di Bivona (Brassica bivoniana), il fiordaliso delle scogliere (Centaurea ucriae), l’euforbia di Bivona (Euphorbia bivonae), lo zafferanetto di Linares (Romulea linaresii) e la speronella smarginata (Delphinium emarginatum). Ci sono anche diverse specie di orchidee selvatiche. Si segnalano l’orchidea di Robert (Barlia robertiana), l’ofride a specchio (Ophrys ciliata), l’ofride gialla (Ophrys lutea), l’ofride fior di vespa (Ophrys tenthredinifera), l’orchidea italica (Orchis italica) e l’orchidea farfalla (Anacamptis papilionacea). La nostra visita nella Riserva di Monte Cofano non finisce qui: proseguiamo!

Riserva Naturale Orientata Monte Cofano (TP) - Foto di Luca Mangora

Foto di Luca Mangora

Punti di interesse della Riserva

  1. Gorgo Cofano. Si tratta di una pozza stagionale di forma grossolanamente circolare, situata sul versante sud orientale di Monte Cofano, a una altitudine di 247 m s.l.m. Ospita una ricca comunità di crostacei. Vi crescono il ranuncolo di Baudot (Ranunculus baudotii) e, durante la stagione estiva, quando il livello dell’acqua si abbassa, la lenticchia d’acqua (Lemna minor).
  2. Grotta Mangiapane o di Scurati. Sorge in prossimità della frazione di Scurati. Al suo interno c’è un piccolo borgo di case, abitato fino alla metà del secolo scorso, attualmente sede, nel periodo natalizio, di un presepe vivente. Nella grotta sono state trovate tracce di presenza umana (utensili di selce, graffiti) risalenti al Paleolitico superiore.
  3. Torre di San Giovanni – È una torre costiera costruita ad opera dei Camiliani nel 1595.
  4. Torre della Tonnara di Cofano, risalente agli inizi del XVI secolo, unica in Sicilia per la sua pianta a forma stellare e quadrata.
  5. Calette di Frassino e Tuono. Foto di Mboesch –  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0.

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