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I siciliani sono creativi, si sa. Così, capita che un solo termine serva a identificare cose diverse, che tuttavia hanno qualcosa in comune. Prendete ad esempio u tuppu. Quasi tutti penserete alla classica brioscia cu tuppu, e farete bene, perché si tratta di una golosa specialità.

Ma la brioscia prende il suo nome dallo chignon, l’acconciatura che raccoglie i capelli dietro la nuca. Il termine tuppu trae origine dalla treccia di capelli sulla nuca di età normanna, chiamata toupin. In gallico, la si chiamava toupeau.

In francese antico, invece, il termine top stava a indicare il ciuffo (quindi sempre di capelli si tratta!). Partendo da questi termini, si è arrivati al francese toupet e poi al tuppu siciliano.

Ma cosa c’entra lo chignon con la brioche? C’entra, eccome!

L’acconciatura dalla forma sporgente e tondeggiante è stata associata alla brioscia, che si caratterizza per un grosso bottone in cima. La brioscia con il tuppo (brioscia cu tuppu) continua a essere una delle specialità dolci più apprezzate, fedele e perfetta compagna della classica granita.

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