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Nel centro storico di Palermo troviamo i Lattarini, uno dei mercati storici della città. Siamo a due passi da via Roma, a poca distanza dal mercato della Vucciria, in un’area compresa tra piazza Borsa, la via Lattarini Grande, piazza Sant’Anna e le strade adiacenti, ma attualmente la sua estensione è molto limitata rispetto al passato.

Esistono molti dibattiti sull’origine del nome. A rispondere a tutti i dubbi è Michele Amari, nella “Storia dei Musulmani di Sicilia”.

In questa zona, infatti, sorgeva il mercato delle spezie, chiamato in arabo “Suk-el-Attarin”, che ancora oggi da il nome ad alcuni mercati storici nelle città arabe. Come era consuetudine nella Palermo antica, ogni zona ha per molti anni ospitato una particolare categoria di botteghe.

La storia dei Lattarini

Ai Lattarini c’erano i migliori alberghi ed affittacamere della città. In epoca moderna queste attività furono soppiantate e adesso la zona ospita venditori di abbigliamento casual e capi di vestiario specifici per diverse professioni.

Oggi la tipologia di merce venduta non è più legata alle spezie ma si è allargata a tutte le categorie merceologiche vendibili al dettaglio[2], e il nome, oltre al mercato, adesso identifica l’intera zona.

Ai Lattarini si trovava il palazzo del famigerato visconte Giovanni di Saint-Remy, violentemente assalito dai palermitani durante la rivolta dei Vespri siciliani che portò alla cacciata degli Angioini dalla Sicilia.

Una targa muraria, dettata nel 1875 da Isidoro La Lumia e tuttora apposta tra via Sant’Anna e piazza Croce dei Vespri, identificò tale palazzo in coincidenza della odierna Galleria d’arte moderna Sant’Anna e di palazzo Bonet. Successivi studi di Nino Basile hanno suggerito l’inaccuratezza di tale locazione, in quanto il complesso è da ritenersi edificato due secoli dopo i fatti stessi.

Nei pressi è inoltre eretta la chiesa di Sant’Anna la Misericordia, la piccola chiesa sede della Confraternita di Maria Santissima della Mercede ai Lattarini, custode della bellissima e Barocca statua appunto della Mercede di G.Bagnasco, sorgono palazzo Marchese (sede dell’antica correria postale cittadina, ed in corso di restauro), palazzo Campofranco, e palazzo Valguarnera-Gangi, famoso per l’ambientazione del film “Il Gattopardo”.

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