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Avete mai sentito parlare della Ficazza di Tonno? Si tratta di un prodotto siciliano tipico del Trapanese e, in particolare, dell’isola di Favignana, che prende anche il nome di Sazinella. Tradizionalmente, il tonno è definito “maiale del mare” perché, proprio come si fa con il maiale, di questo pesce non si butta via niente.

La ficazza è un particolare salame, di colore marrone scuro, che si prepara con i resti del tonno, sia rosso che a pinne gialle. Si utilizzano la “busunagghia“, cioè la meno pregiata e più grassa vicino alla pancia, così come la polpa che si trova sul dorso, ritagli vari e organi interni.

Questo prodotto viene lavorato nei mesi di maggio e giugno, seguendo un particolare procedimento. I diversi resti si assemblano e si macinano, poi si condiscono con sale marino e pepe nero, quindi si inseriscono in un budello di maiale. Il passo successivo è la pressatura, con i budelli collocati su apposite tavole di legno. qui vengono cosparse di sale e rimangono per una ventina di giorni locali arieggiati.

Trascorso questo tempo è possibile mangiare la ficazza, che si conserva a lungo (anche per un anno). Viene mangiata a fette, condite con olio e succo di limone, accompagnandola con pane e crostini. Qualcuno la utilizza anche per preparare la “carbonara” di mare o per realizzare particolarissime insalate.

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