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Il territorio dell’Etna ha davvero tanto da offrire e non solo in termini naturalistici. Oggi vedremo insieme cosa mangiare sull’Etna, approfondendo la conoscenza di prodotti e piatti tipici.

Sul versante Nord a farla da padrone sono i secondi piatti. Consigliate le grigliate di salsiccia e castrato e il capretto ripieno di Randazzo. Tra i formaggi meritano una menzione il Piacintinu, la ricotta, la tuma e il pecorino locale. Se passate da Linguaglossa, dovete assaggiare la polenta di farina di fave e funghi.

Ottima anche la frutta, secca e non, come mele, pere, mandorle, pinoli, fragole (quelle di Maletto sono famosissime). Il versante Nord dell’Etna è il più ricco di cantine vinicole con tanti vigneti che producono Etna DOC (Rosso, Rosato e Bianco).

Singolari i vigneti vicino al Lago Gurrida, nei pressi di Randazzo: sono gli unici al mondo che, per buona parte dell’inverno, rimangono completamente sommersi dalle acque di esondazione del fiume Flascio. Qui si produce uno splendido Rosso.

Il versante Est è noto per il miele, il cui fulcro produttivo si localizza nel triangolo Milo-Sant’Alfio-Zafferana Etnea. Viene utilizzato per la produzione di dolci, insieme a nocciole, pistacchi, pinoli, mandorle e noci. Tipici di Zafferana sono i biscotti dello Sciatore e la pizza fritta alla Siciliana. Immancabili salumi e formaggi, come la provola e il pecorino dell’Etna. A Santa Venerina si produce un delizioso limoncello. I vini Bianchi DOC di Milo sono detti “Superiori” per la fragranza e la finezza.

Il versante Sud offre gustosi funghi: a Nicolosi vengono arrostiti sulla griglia, trifolati o usati per primi piatti. Il tutto viene condito dall’olio di Ragalna. Per quanto riguarda i salumi, è nota la “suppizzata“, mentre tra i formaggi abbiamo tuma al pepe e ricotta. Speciali sono anche le mele dell’Etna, piccole, dolci e profumate. A Belpasso si producono deliziosi torroncini.

Il re del versante Ovest è il pistacchio di Bronte, ottimo da solo o come base per ricette salate e dolci. Ad Adrano spiccano gli ortaggi, come broccoli, fave, carciofi e finocchi. A Paternò dovete provare le melanzane ripiena, la ricossa secca e il caciocavallo. Tra la frutta spiccano pesche, pere, mele, nespole, albicocche e uva da tavola.

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