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Nasce a Gela la prima oasi mangia-smog in città. Qui si potrà respirare aria pulita, grazie alla presenza degli alberi più efficaci nel cattura i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili.

Le piante presenti al suo interno hanno diverse caratteristiche anti-inquinamento: ci sono dal Bagolaro al Ligustro, dall’Alloro all’Albero di Giuda, dalla Photinia al Viburno, dall’Acero riccio all’Olmo, dalla Betulla verrucosa al Tiglio.

L’area è nata su iniziativa di Coldiretti ed è il primo test di polmone verde sperimentale nel centro città, in cui rilassarsi e rigenerarsi con un pieno di aria ripulita, grazie al lavoro di queste utili piante.

L’Acero Riccio dell’oasi anti smog di Gela, ad esempio, è in grado di assorbire fino a 3.800 chili di Co2 in vent’anni. A seguire con 3100 chili di Co2 aspirate dall’aria, ci sono la Betulla verrucosa, ma anche il Bagolaro che di chili ne mangia fino a 2.800 chili, insieme all’Olmo e al Tiglio selvatico.

Nell’oasi trova posto anche l’Albero di Giuda che assorbe fino a 450 chili di anidride carbonica con un alto potenziale di cattura delle famigerate polveri sottili Pm10; come anche il Ligustro che da adulto mangia fino a 25 chili di Co2.

L’oasi sarà piantata da Coldiretti in piazza Umberto, il 21 febbraio 2020, in occasione della prima tappa del CircularTour, dedicato alla qualità e alla sostenibilità.

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