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Sette itinerari turistici tra le eccellenze degli agrumi siciliani. Si presenta così il progetto Le Vie della Zagara, curato dal Distretto Agrumi di Sicilia e l’Associazione Gusto di campagna, che punta a scoprire la biodiversità, la cultura e il patrimonio paesaggistico dell’Isola, nei territori delle produzioni agrumicole di qualità Igp, Dop e biologiche.

Le Vie della Zagara propone sei itinerari di viaggio nei territori dove crescono gli agrumi più pregiati, più un ulteriore itinerario trasversale: dalla Via dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp nell’area della Piana di Catania, di Siracusa e parte della provincia di Enna a quella dell’Arancia di Ribera Dop nell’Agrigentino; dall’itinerario del Limone di Siracusa Igp a quello del Limone Interdonato di Messina Igp lungo la costa Ionica messinese, sino alla Via del Limone dell’Etna Igp lungo la costa etnea, per finire con la Via del Mandarino Tardivo di Ciaculli, presidio Slow Food nella Conca d’Oro di Palermo.

L’ulteriore itinerario trasversale è quello della Via degli Agrumi Biologici, legato alle produzioni biologiche.

Le Vie della Zagara, le attività

In ognuno degli itinerari è possibile esplorare il territorio tra  tra campagne, monumenti, città e paesaggi unici. Si unisce così l’esperienza di conoscere da vicino le aziende a quella del contatto con  le persone che con dedizione coltivano gli agrumi. Sono incluse diverse attività quali la visita negli agrumeti e alle aziende agricole, la degustazione di spremute, la partecipazione alla raccolta degli agrumi, cooking class, visite guidate a città e monumenti, visite a laboratori artigianali o a cantine vinicole.

Tutti i dettagli sugli itinerari e le informazioni sono disponibili sul sito web levidellazagara.com, realizzato grazie al progetto Social Farming, promosso dal Distretto Agrumi di Sicilia e Alta Scuola Arces.

L’obiettivo del progetto – spiega Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia – è valorizzare il nostro prodotto di eccezionale qualità legandolo al territorio ed alla straordinaria capacità ricettiva dei siciliani. In questa ripartenza dopo il lockdown, questa forma di turismo è l’occasione per riassaporare la Sicilia più autentica e sana, che si apre all’accoglienza in un modo nuovo, con tempi, spazi e approcci più che mai consoni al momento storico che stiamo vivendo. Il sito web ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo e diventerà sempre più ricco di informazioni grazie al contributo che ci attendiamo da aziende e Consorzi di tutela”.

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