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Gli Argenti di Morgantina sono un prezioso tesoro siciliano che sembra non riuscire a trovare pace. Adesso, nel giugno del 2020, sono tornati a casa e si apprestano ad essere esposti nel museo di Aidone, dopo un lungo viaggio che li vede viaggiare ogni quattro anni tra la Sicilia e gli Stati Uniti.

I pezzi, risalenti al III secolo a.C., sono sottoposti ai vincoli di una Convenzione datata 2006, siglata dal Mibact con il Metropolitan Museum di New York. A fronte della restituzione dei beni archeologici, trafugati illecitamente in Sicilia, sono state previste forme di collaborazione tra le istituzioni museali coinvolte.

Nel 2013 la Regione aveva inserito gli argenti tra i beni culturali “inamovibili”, ma questa convenzione non venne rispettata. Così, i reperti viaggiano tra America ed Europa ogni quattro anni, e lo faranno per quarant’anni.

Questi argenti, infatti, sono stati trafugati agli inizi degli anni Ottanta. I sedici pezzi facevano parte del corredo di Eupolemo furono venduti nel 1984 per 2 milioni e 700mila dollari al Met di New York fa un trafficante d’arte. Il trafficante li aveva comprati da tombaroli siciliani, tramite un intermediario svizzero, per oltre 100 milioni di lire.

Dopo le segnalazioni da parte di due archeologi, sono partite le indagini, con una campagna di scavi a Morgantina. Così è venuta fuori la verità su quanto accaduto. Nel 2012 gli argenti di Morgantina sono tornati in Sicilia, ma sono ripartiti di nuovo nel 2015 alla volta di New York. Adesso sono di nuovo qui, ma non rimarranno a lungo.

Foto: Regione Siciliana

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