Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Il Gambero Rosso di Mazara del Vallo è una delizia del mare siciliano. Si tratta di un prodotto pregiato e molto apprezzato, di elevata qualità. Mazara del Vallo, nel Trapanese, ha una eccellente tradizione in fatto di pesca. Esiste, qui, una vera e propria cultura in tal senso, che si tramanda da una generazione all’altro.

Qui vi è l’unico porto canale dell’isola, con una importante flotta peschereccia dedita alla pesca d’altura, l’unica in Italia ad essersi specializzata nella cattura del gambero rosso.

Un tempo vi erano circa 1300 pescherecci, ma oggi ne resta qualche decina. Ciò che non è cambiato, nel corso dei decenni, è la qualità del Gambero Rosso di Mazara del Vallo. A dare il nome a questo crostaceo non è tanto la proveniente, perché l’area marina di riferimento è molto vasta, quanto piuttosto coloro che si occupano della sua pesca.

Come riconoscere il Gambero Rosso di Mazara del Vallo

Le caratteristiche che rendono unico il Gambero di Mazara sono numerose. Anzitutto, non può essere allevato. Vive in acque profonde tra i 200 e i 1000 metri e viene pescato con reti a strascico, sui fondali fangosi. Il suo colore è un rosso vivo, simile alle tonalità del corallo, ma nei mesi più caldi la testa ha alcune sfumature più scura, per la presenza delle uova (il “caviale dei gamberi”).

Il suo sapore è intenso, con note dolce che derivano dall’alta percentuale di evaporazione del mare che le arricchisce di sali minerali e dà alla carne una consistenza compatta, densa e facile al taglio.

Proprio perché molto pregiato, il Gambero Rosso di Mazara del Vallo è uno dei crostacei più imitati. I pescatori siciliano continuano a pescarlo come si faceva un tempo. In cucina è delizioso quando viene servito crudo, si presta benissimo a carpacci e tartare. Cotto, rende molto bene grigliato o anche appena fritto. Il migliore condimento è semplice: olio extravergine d’oliva. Sta molto bene in compagnia dei prodotti tipici siciliani.

Articoli correlati