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Nel cuore di Modica Alta si trova un prestigioso edificio dalla posizione invidiabile: Palazzo Castro Polara Grimaldi. La posizione è unica, a poche decine di metri dal Duomo di San Giorgio e con la vista abbraccia il centro storico e i palazzi nobiliari. Gli interni sono rimasti intatti dal 1903, anno del completamento del palazzo che vediamo oggi. Il tempo, qui, sembra essersi fermato, tra mobilio, carte da parati, affreschi e vasellame. Gli interni hanno quel tipico stile dei palazzi nobiliari siciliani costruiti tra la fine dell’Ottocento e gli Inizi del Novecento. Troviamo dettagli sontuosi e decorazioni, tutte realizzate dagli abili artificiali. Una piccola curiosità: Palazzo Castro Polara Grimaldi è stato anche il set di alcune scene della fiction Il Commissario Montalbano.

Cosa rende unico Palazzo Castro Polara Grimaldi

Per quanto riguarda la sua storia, dobbiamo cominciare dal 1693, anno del terremoto che devastò il Val di Noto. La famiglia dei Castro eresse allora la propria dimora a Modica. La struttura originaria era quella di una villa in città, con un grande corpo su tre livelli e un ampio giardino. Vi sono due prospetti principali, il che rende questo edificio molto particolare. Il primo permette di accedere all’interno della dimora ed è più nascosto, mentre l’altro svetta sulla città, con una balconata lunga 20 metri. Nel 1890 Francesco Castro Polara sposò Donna Grazietta Grimaldi, appartenente a una delle più illustri famiglie modicane (discendente da un ramo cadetto dei Principi Grimaldi di Monaco).

In seguito al matrimonio, apportarono importanti modifiche all’edificio. Lo ampliarono e gli diedero l’aspetto attuale, più vicino al gusto liberty dell’epoca. A causa dell’ampliamento della strada che collega la parte bassa della città con la parte alta, inoltre, la pianta del palazzo acquisì una forma trapezoidale. I lavori terminarono nel 1903. Dopo la morte di Francesco Castro Polara e di Donna Grazietta, nel 1960 il Palazzo fu ereditato dal nipote, l’avvocato Raffaele Tommasi Rosso. Tuttora appartiene ai suoi discendenti diretti.

Foto: Le Vie dei Tesori

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