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La spiaggia di Eraclea Minoa tornerà presto fruibile.

  • Si tratta di una delle spiagge più famose della Sicilia, che tuttavia non ha avuto grande fortuna.
  • I lavori riconosegneranno ai siciliani e ai turisti un prezioso tratto di costa.
  • Sarà recuperato anche il boschetto retrostante.

Possono partire i lavori che riconsegneranno ai siciliani e ai turisti di tutto il mondo una delle spiagge più famose dell’Agrigentino. Il ripascimento della spiaggia di Eraclea Minoa, che consentirà anche il recupero del boschetto retrostante, ha avuto il via libera definitivo, con un decreto che raccoglie tutte le autorizzazioni al progetto, realizzato e finanziato dall’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Nello Musumeci. Eraclea Minoa è una località ricca di storia, che ha davvero tanto da raccontare. La sua costa è sempre stata molto apprezzata dal punto di vista naturalistico.

Gli interventi in programma

«Tra assessorato e Struttura commissariale – sottolinea Musumeci – c’è stata una sinergia importante. Oggi, grazie a un atto di lungimiranza dettato dalla consapevolezza della gravità del processo di erosione ai danni di una riserva naturale tra le più belle dell’Isola, siamo in grado di realizzare immediatamente le opere necessarie poiché, nel frattempo, sono state già appaltate. La consegna dei lavori era naturalmente subordinata ai pareri previsti dalla legge ma adesso, così facendo, ci troviamo nella condizione di bruciare i tempi e di restituire alla collettività, già nella prossima stagione estiva, questa splendida spiaggia». Dagli uffici di piazza Ignazio Florio, dove ha sede la Struttura anti dissesto diretta da Maurizio Croce, sono stati stanziati quattro milioni e mezzo di euro che serviranno anche a realizzare tre pannelli a mare a difesa della costa, arretrata negli ultimi anni di oltre centoventi metri.

Il tratto che verrà recuperato va da Capo Bianco verso est, per circa due chilometri. Soddisfatto l’assessore Cordaro che ha voluto imprimere un’accelerazione all’iter, decidendo di procedere attraverso il Paur, il Provvedimento autorizzatorio unico regionale, «Grazie al quale – spiega – abbiamo potuto mettere attorno allo stesso tavolo tutti gli enti coinvolti e che dovevano esprimere un parere da un punto di vista tecnico e giuridico. Ancora una volta, questo governo dimostra quanto sia attento alla salvaguardia del proprio territorio e alla difesa di quelle aree che, con la loro bellezza, lo rendono unico agli occhi del mondo intero».

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