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Laghi siciliani: Gurrida, gioiello del Parco dell’Etna.

  • La ricerca di itinerari naturalistici in Sicilia ci porta oggi nel vasto territorio che si estende ai piedi dell’Etna.
  • Il lago Gurrida è l’unica zona umida del territorio etneo, nata nel 1536 in seguito allo sbarramento del Torrente Flascio.
  • A questo specchio d’acqua è stato dedicato un sentiero classificato come agevole e adatto a tutti.

Il territorio del Parco dell’Etna è ricco di scorci suggestivi. Il maestoso vulcano fa da sfondo a scenari verdi, che suscitano subito sensazioni di quiete e serenità. Proprio di uno di quegli scenari vogliamo parlarvi oggi. Il Lago Gurrida si trova nel versante settentrionale del Parco, nell’unica zona umida del territorio etneo. È nato nel 1536, in seguito allo sbarramento del corso del Torrente Flascio a causa di una eruzione. Dato che le acque non potevano procedere oltre, sono state costrette dalle lave ad espandersi in un vasto pianoro a 800 metri d’altitudine. Qui, in seguito, sono stati impiantati alcuni vigneti. Ci troviamo ad una quota di 835 metri s.l.m..

Un’oasi di pace

Durante l’estate il lago si ritira e le acque rimangono imprigionate solo in un bacino artificiale. Nel corso dell’inverno e fino a primavera, invece, complice lo scioglimento delle nevi, il torrente Flascio colma i limiti naturali del lago. Il Parco dell’Etna ha realizzato un Sentiero Natura per il lago Gurrida, segnalato come “sentiero per tutti” e in grado di accogliere anche escursionisti diversamente abili. Prima di organizzare un’escursione, vi consigliamo di consultare sempre che l’accesso sia consentito.

La zona ha il tipico ambiente delle masserie etnee. Si costeggia il vigneto i cui tralci, durante il periodo di piena, rimangono sommersi. Queste piante si sono adattate alle condizioni e le uve acquisiscono caratteristiche particolari. Come abbiamo anticipato, la sagoma dell’Etna fa da sfondo. I limiti del bacino naturale sono ben evidenti e il campo lavico del 1536 mostra lave a corda e lastroni. Si vedono a distanza i coni spenti di Monte Spagnolo e Monte Maletto. Nel bacino artificiale si specchiano pioppi e cannucce di palude. Questo specchio d’acqua risale agli anni Settanta. Per quanto riguarda la fauna, troviamo cornacchie, aironi, anatre e cicogne, ma non solo. Di rilievo anche la presenza di anfibi e rettili, come la testuggine palustre. Per quanto riguarda la flora, si segnala la presenza di piante tipiche degli ambienti acquatici, come salici, pioppo nero, ranuncolo e garofani d’acqua.

Lago Gurrida VIDEO

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