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Simboli e significati nascosti del Duomo di Monreale.

  • La Cattedrale di Monreale e i suoi mosaici custodiscono alcuni segreti davvero interessanti.
  • Nulla in questa maestosa costruzione è lasciato al caso.
  • Ecco qual è la simbologia del Duomo della cittadina normanna di Monreale.

Svelare i segreti del Duomo di Monreale non è un’impresa da poco. La suggestiva cittadina normanna, a due passi da Palermo, è famosa in tutto il mondo per la sua Cattedrale che risplende di preziosi mosaici. L’edificio sacro, dedicato a Santa Maria La Nova, è un capolavoro di arte arabo-normanna ed è parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Sorse per volere del re Guglielmo II d’Altavilla, tra il 1172 e il 1176 ed è stato definito il più bel Tempio del mondo. Un vero e proprio capolavoro dal fascino senza tempo, che continua a lasciare senza fiato i visitatori provenienti da ogni latitudine. Al di là di quello che si osserva in modo “superficiale”, grazie a uno sguardo più attento è possibile scoprire segreti e simboli nascosti. Abbiamo pensato di rivelarveli, perché si tratta di un modo particolare di conoscere la Sicilia. Vediamo subito di cosa si tratta.

Cominciamo dalla base, cioè dalla pianta. È a tre navate, che terminano nelle absidi in fondo: segue i canoni della teologia Orientale, con l’ingresso a Ovest, l’abside con il presbiterio e l’altare ad Est. E qui si trova il primo dei segreti del Duomo di Monreale. La simbologia indica l’ingresso verso la luce, dove Gesù accoglie gli uomini, in quanto sole che sorge dall’alto. Si arriva dal mondo delle tenebre e del peccato, da dove tramonta il giorno. Lo spazio centrale della Cattedrale di Monreale è diviso da due file di colonne. Queste colonne sono tutte in granito grigio, tranne la prima a destra, che è in marmo cipollino. Questa scelta non è affatto casuale: sapete perché è diversa? Ve lo diciamo subito.

Le colonne che sostengono le arcate rappresentano Dio che regge la chiesa, aiutato dall’uomo. L’uomo è rappresentato da quella colonna in materiale più povero. I soffitti sono in legno policromo, ma cambiano forma e aspetto a seconda della zona in cui ci si trova. I più belli sono sul transetto. La parte più preziosa dell’edificio è sicuramente quella in cui troviamo i mosaici. Vi sono ben 6400 metri quadrati di mosaico, che rappresentano la Bibbia. Si tratta di una vera e propria catechesi per immagini: in questo modo il popolo poteva immergersi dentro lo spazio sacro. Le storie del Vecchio Testamento e della Vita di Cristo si sviluppano in 130 quadri e raccontano il piano divino per la salvezza universale, a partire dalla creazione del mondo e dell’uomo. La scoperta dei segreti del Duomo di Monreale non sarebbe completa se non analizzassimo meglio i mosaici: dunque procediamo.

Segreti dei Mosaici di Monreale

Nella navata centrale troviamo scene del Peccato originale, con l’intervento di Dio che prepara il suo popolo alla salvezza e lo accompagna lungo le vicissitudini della storia. I mosaici del Duomo di Monreale, nel transetto e lungo le navate laterali,  raccontano la venuta di Cristo, che realizza la salvezza del mondo attraverso le sue opere. All’interno dell’abside centrale risplende il gigantesco Pantocratore, cioè l’Onnipotente. Al di sotto vi è la Vergine con il Bambino e, ancora più sotto, nell’ultima fascia, i Santi e i Pastori della Chiesa. Sapete perché sono state usate immagini, quadri e mosaici per far comprendere alla gente i testi sacri? Si usavano perché, ai tempi della costruzione della Cattedrale, i fedeli non sapevano né leggere, né scrivere. Le illustrazioni, dunque, erano accessibili a tutti. Con questa curiosità chiudiamo la scoperta dei segreti del Duomo di Monreale, un viaggio tra splendore e mistero.

Foto: Fabio Dellutri –  ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

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