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Un tesoretto dagli scavi in via Roma.

  • I lavori in corso lungo la via Roma di Palermo continuano a restituire reperti preziosi.
  • Stavolta si tratta di un piccolo tesoro: quattro monete in bronzo.
  • Si tratta di denari con lo scudo aragonese. Scopriamo di più.

Il sottosuolo di Palermo non finisce mai di restituire tesori. Giusto qualche settimana fa vi avevamo parlato delle ultime scoperte ed ecco che qualcosa di nuovo è emerso dagli scavi in via Roma. Lungo la strada del centro del capoluogo sono in corso lavori per la rete fognaria, che hanno consegnato un “tesoretto“. Si tratta di quattro monete in bronzo: sono in cattivo stato di conservazione e necessitano di restauro, ma in esse si identificano alcuni importanti dettagli. Sui denari, infatti, vi sono l’aquila (sul dritto) e lo scudo aragonese (sul rovescio). La scoperta é avvenuta grazie alla sorveglianza archeologica esercitata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali. Vediamo tutti i dettagli.

I tesori nascosti del sottosuolo di Palermo

Alberto Samonà, assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, ha spiegato: “Questo rinvenimento nel corso degli scavi di via Roma testimonia l’attenzione con cui la Soprintendenza dei Beni Culturali opera per la tutela del nostro patrimonio. Grazie alla sorveglianza degli archeologi della Regione abbiamo potuto recuperare, nel recentissimo passato, testimonianze molto significative per la ricostruzione storico-archeologica della Sicilia; ultima in ordine di tempo la necropoli con le tombe inviolate a Marsala”.

Sempre dagli scavi in via Roma è già emersa una struttura muraria, costituita da un ambiente con pavimento in cotto. I saggi di approfondimento hanno evidenziato la lunga vita di questo edificio, protagonista di trasformazioni e riadattamenti. Selima Giuliano, soprintendente ai Beni Culturali di Palermo, ha aggiunto:  “Al momento possiamo solo affermare che durante il lungo periodo del dominio aragonese tra il 1282 e il 1516, Messina si trovò ad essere l’unica zecca operante in Sicilia”. In particolare, denari in bronzo sono attestati già dal 1285, sotto il regno di Giacomo d’Aragona, e continuano fino al 1503, sotto Ferdinando il Cattolico. Foto di repertorio.

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