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Sicilia segreta, il borgo dell’arte medica.

Esistono luoghi di Sicilia avvolti dal mistero. Antichi paesi che custodiscono pagine di storia e che, ancora oggi, testimoniano il loro passato mantenendo vive pratiche altrove scomparse. Facciamo tappa in provincia di Messina, nel comune di Rometta, per parlarvi di ciò che lega Borgo Pantano e la Spagirica, un intreccio tra alchimia ed erboristeria. Viste le premesse, non potrà che essere un racconto interessante, quindi mettetevi comodi. Ci troviamo in un piccolo borgo rurale, antico insediamento ebraico ed espressione di una particolare tipologia abitativa. Testimonia ancora oggi la presenza degli Ebrei rimasti dopo l’editto di espulsione del 1492. Qui, ancora, si pratica la lavorazione alchemica delle specie botaniche medicinali.

Borgo Pantano e la spagirica

Il borgo si compone di una trentina di edifici, distribuiti su due schiere. Ha un’antica stratificazione ed è circondato da un alone di mistero. Vi si trovano un ricco giardino botanico e, intorno, si respira un senso di pace. Le sue origini risalirebbero al 1296, anno in cui le Suore Latine della Diocesi di Messina si insediarono nei fondi di Pantani. Vi rimasero fino al 1304, quando abbandonarono il luogo, poiché troppo isolato. Mentre vi vivevano, trovavano sostentamento nella cura di un orto, ricco di erbe officinali spontanee. Molto probabilmente, a incoraggiarle nella coltivazione, era un vicino eremita. Questi sarebbe stato un antico curandero di origine ebraico-spagnola: aveva un approccio che univa medicina e olistica.

Quando la peste colpì Messina, nel 1347, iniziò l’esodo di una comunità ebraico-spagnola a Pantani. Qui vi erano condizioni terapeutiche ottimali: aria salubre e una vasca per i salassi. Proprio qui iniziò a scriversi la storia di Borgo Pantano e la Spagirica, per opera degli ebrei. Un intreccio di alchimia ed erboristeria, in contatto con la celebre farmacia di Roccavaldina. Nel 1492, con l’editto di espulsione degli ebrei, emanato da Ferdinando il Cattolico e Isabella di Castiglia, si volle cancellare la presenza degli ebrei nei domini spagnoli. È facile capire, dunque, come si sia persa memoria di luoghi come questo borgo, che divenne via via rurale e dedito principalmente all’agricoltura. Ancora oggi, però, si tramandano gli antichi principi della spagirica. Foto: Jiří Sedláček.

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