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L’azienda siciliana celebra il fiore simbolo di rinascita.

A un anno dal lancio del panettone Rosa e Fico d’India l’azienda Fiasconaro di Castelbuono (Palermo) ha voluto dedicare una giornata speciale alla Rosa Damascena. La rosa è, per eccellenza, simbolo di rinascita e di primavera, emblema di femminilità ed eleganza. Lavorata con sapienza, diventa anche un ingrediente speciale, proprio come è avvenuto per una delle più recenti creazioni dolciarie del Maestro pasticciere Nicola Fiasconaro. Ospite della giornata dedicata alla Rosa Damascena, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, ambasciatrice della bellezza mediterranea e legata alla famiglia di pasticcieri da una profonda amicizia.

La Rosa Damascena nelle creazioni Fiasconaro

La Rosa Damascena ha petali ampi e carnosi. Le sue origini affondano nella favola e nella legenda. L’essenza di questo fiore, noto anche come “rosa dei profumieri” è diventata parte della ricetta del panettone Rosa e Fico d’India. “Un panettone speciale, simbolo di speranza e di rinascita – spiegano dall’azienda -, nel quale la rosa dalle fragranze mediterranee incontra i fichi d’India, nell’abbraccio della farina di grano tenero siciliano. Le perle di cioccolato rosa, dal gusto fruttato, impreziosiscono l’anima e la doppia copertura del dolce, realizzata con cioccolato bianco e confettura di fico d’India. Un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso la Sicilia“.

L’utilizzo della rosa in cucina

Nelle culture persiane, mediorientali e indiane le rose di Damasco sono una spezia e un ingrediente aromatico. Figurano nella preparazione di vari alimenti, tra cui l’acqua di rose. Sono anche condimento per la carne, mentre la polvere di rose insaporisce le salse. Fra i piatti a base di rosa ci sono il pollo alla rosa, la confettura di rose, nonché diversi tipi di latticini fra cui yogurt, gelati e il risolatte alla rosa. Fiasconaro ha reinterpretato questo fiore in chiave siciliana, associandolo al fico d’India. L’azienda, nata nel 1953 a Castelbuono, è giunta alla terza generazione ed è un’eccellenza del made in Italy, con un fatturato di oltre 21 milioni di euro e una crescita del 20% sui mercati di Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda.

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