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Alla scoperta della Sicilia.

  • Balconi barocchi siciliani: un tesoro da ammirare.
  • Un’importante espressione artistica della nostra isola, conosciuta in tutto il mondo.
  • Sirene, grifoni, aquile e mascheroni sono espressione della creatività degli abili scalpellini.

Esistono davvero infiniti modi di conoscere la Sicilia e uno di questi richiede di esplorarla a piedi, addentrandosi nelle strade e nei vicoli, magari con il naso all’insù per guardare alcune preziose opere della creatività. I balconi barocchi siciliani costituiscono un’attrattiva dal fascino irresistibile del Val di Noto. Frutto di tecniche costruttive raffinate, sono arricchiti dall’abbondanza di decorazioni, con elementi subito riconoscibili. Grifoni, aquile, mascheroni e sirene ne sono solo alcuni esempi. Seicento e Settecento furono, nella nostra regione, un’epoca di grande fervore costruttivo. Che oggi conosceremo meglio.

La magia dei Balconi Barocchi Siciliani

Il barocco siciliano si caratterizza per il gusto e le forme e riveste un’importanza a livello mondiale (è riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità). Viene definito barocco “fiorito” per gli ornamenti abbondanti nelle facciate dei palazzi. Secondo alcuni critici, quell’abbondanza deriva dalla paura di una imminente fine collegata al terremoto. Secondo altri è, invece, speranza di una nuova vita. Gli abili scalpellini hanno creato balconi barocchi siciliani unici nel loro genere, con putti paffutelli, donne leggiadre e cesti traboccanti di prodotti. Ecco dove trovare alcuni dei più belli.

Sulla celebre piazza Duomo di Ortigia troviamo il Palazzo Beneventano del Bosco, un vero ricamo in pietra. A Palazzolo Acreide si fa notare Palazzo Judica Cafici, con mostri e volti grignanti. A Palazzo Caruso c’è il balcone barocco più lungo d’Europa. Tra i mascheroni più spettacolari ci sono quelli del Palazzo Nicolaci di Villadorata a Noto: putti, cavalli, sirene, leoni e figure grottesche ricordano un quadro floreale. Il balcone più bello di Modica è quello di Palazzo Napolino, con le teste di leone scolpite nella pietra. L’elenco può proseguire con Palazzo Cannata, Palazzo Cannizzaro e Palazzo Tommasi Rosso Tedeschi. Spostandosi a Scicli, si incontrano le meraviglie di Palazzo Spadaro e Palazzo Fava, con i grifoni alati, nonché del Palazzo Beneventano. E non finisce mica qui.

A rendere unici i balconi barocchi siciliani è la precisione dei decori, la ricerca di particolari ricorrenti ma sempre diversi. Una finezza e un’eccellenza speciali. A Ragusa Ibla si incontra la raffinatezza di Palazzo Cosentini, mentre a Caltagirone si trova Palazzo Gravina Pace, con 33 mensoloni di sfingi, sirene e mostri. Foto: Rino Porrovecchio – (CC BY-SA 2.0).

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