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Opportunità di lavoro in Sicilia.

  • Si apre la stagione dei concorsi alla Regione Siciliana.
  • Il Governo ha sbloccato diverse procedure.
  • Un migliaio le assunzioni a tempo indeterminato.

La Regione Siciliana sblocca i concorsi. A disposizione ci sono circa più di 1.000 posti per laureati e diplomati. Il via libera è arrivato dal governo Musumeci, che ha messo in moto le diverse procedure. Saranno un migliaio le assunzioni a tempo indeterminato, nei Centri per l’impiego. La Regione ha scelto la Consip per assisterla nelle fasi concorsuali. Due i percorsi individuati. Vediamo insieme, dunque, tutti i dettagli dei nuovi concorsi alla Regione Siciliana.

Concorsi alla Regione Siciliana: i dettagli

Per i 537 laureati è prevista una preselezione sulla base di titoli di studio, cui seguirà una prova scritta. Per i 487 diplomati, invece, prove scritte e orali. Quest’ultima procedura (senza preselezione, quindi) varrà anche per altri 52 laureati di vari profili. La Giunta ha approvato anche la proposta di ripartizione del Fondo di sviluppo e coesione, che adesso verrà inviata a Roma per l’ok definitivo. Una manovra che consentirà di poter dare anche la copertura finanziaria alla selezione di 300 giovani laureati, per contratti a tempo determinato della durata di tre anni, così come previsto da una norma inserita nell’ultima Legge finanziaria della Regione.

Queste assunzioni – per profili tecnici, amministrativi ed economici – serviranno a potenziare gli uffici regionali e locali per aiutarli nella progettazione delle opere e negli adempimenti per la programmazione dei fondi comunitari e nazionali. Negli ultimi giorni, insieme all’assessore alla Funzione pubblica Marco Zambuto, il presidente Musumeci ha definito alcuni dettagli, che ora sono stati ratificati da tutto il governo. «È l’occasione per molti giovani – sottolinea Musumeci – di fare un’esperienza nella Pubblica amministrazione siciliana, che a seguito dei pensionamenti degli ultimi anni e del blocco ultradecennale delle assunzioni è sotto organico. Una nuova e motivata forza lavoro che sarà molto utile, quindi, negli uffici della Regione e dei Comuni».

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