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Il boom turistico dell’estate 2021

  • Sicilia regina delle vacanze insieme alla Sardegna.
  • Le Isole sono le regioni con il maggiore incremento di viaggiatori.
  • Due regioni del Meridione alla guida della ripresa del turismo italiano.

L’arrivo dell’estate, anche quest’anno, è stata accolta come un momento di rinascita. Tanta la voglia di stare all’aria aperta e di godere di luoghi e paesaggi. La bella stagione del 2021 ha rappresentato un vero e proprio boom di visitatori per la Sicilia. Insieme alla Sardegna, infatti, la Trinacria ha guidato la ripresa del turismo in Italia, con un +39% rispetto all’anno precedente. A rivelarlo, i dati dell’Osservatorio sull’economia del turismo elaborati da Isnart-Unioncamere.

Lo scettro del turismo italiano al Mezzogiorno del Paese

La domanda turistica «è stata ben superiore a quella media nazionale – spiega Isnart – in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno (Sicilia e Sardegna +39%; Calabria, Puglia e Campania intorno al +33%) e in alcune aree del Settentrione (Veneto e Lombardia hanno fatto registrare una crescita media del 37%)». Numeri positivi, ma da prendere con la dovuta cautela.

«L’estate 2021 – secondo l’analisi – è stata ancora notevolmente condizionata dagli effetti della pandemia sulle scelte di viaggio e turismo, con decisioni di vacanza concretizzatesi sempre più a ridosso delle partenze. Nel complesso la stagione ha fatto segnare un recupero significativo con un incremento medio dei pernottamenti di circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2020».

Tra giugno e settembre le imprese ricettive italiane hanno venduto in media il 58% delle camere disponibili, con un sensibile miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2020, con un picco nel mese di agosto in cui si è raggiunto in media un tasso di occupazione dell’84%. Questo andamento è stato registrato soprattutto nelle destinazioni marine e lacuali mentre si è diffuso con minore intensità nelle località montane e nelle aree rurali del Paese.

«I dati del nostro Osservatorio indicano che il recupero di attrattività turistica da parte delle grandi città d’arte resta un tema centrale per il rilancio del turismo italiano – ha sostenuto il presidente di Isnart Roberto Di Vincenzo – anche alla luce dell’andamento registrato dalle città d’arte di minori dimensioni (quali Ravenna, Verona, Matera, Lecce, Ferrara) che nel 2021 è stato positivo e in qualche caso superiore ai livelli pre-pandemia. In termini di attrattività turistica le grandi città d’arte rappresentano un asset strategico che il Paese non può permettersi di trascurare. Ne vanno quindi ripensati il posizionamento e l’organizzazione turistica per tornare in maniera sostenibile ai valori del 2019 e guardare al futuro». Foto: Simone BosottiLicenza.

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