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Grande festa a Calascibetta, in provincia di Enna, per la cerimonia di consegna della bandiera del circuito I Borghi più Belli d’Italia. Presenti anche i 23 sindaci dei comuni siciliani che hanno già ricevuto in passato questo importante riconoscimento.

A Calascibetta la Bandiera dei Borghi più Belli d’Italia

Il presidente regionale dell’associazione Borghi, Salvatore Bartolotta, ha consegnato al sindaco Piero Capizzi la bandiera. «Una giornata di quelle che non si dimenticano, di quelle che entrano nella storia», ha commentato con entusiasmo il primo cittadino.

Che ha aggiunto: «Il culmine di tanto impegno e lavoro che parte dalle amministrazioni che nel tempo e negli anni si sono succedute e che pian piano hanno acquisito la consapevolezza che Calascibetta per la sua storia, per la sua enogastronomia, i suoi paesaggi, la sua architettura, potesse davvero mettersi al pari di tanti altri borghi e città, al punto di potere essere annoverata tra i borghi più belli d’Italia».

L’amministrazione comunale ha messo in atto una serie di azioni per rendere ancora più attrattivo il borgo. Nell’ambito del fondi del Pnrr, infatti, il mese scorso è stato presentato al ministero della Cultura un progetto dell’importo di un milione e 600 mila euro per la riqualificazione.

Il progetto include queste attività: potenziamento e creazione di percorsi turistici, un itinerario culturale-paesaggistico di fruizione mediante l’ausilio di e-bike e due itinerari di fruizione dei siti archeologici attraverso la collocazione di apposita segnaletica e la realizzazione di servizi innovativi per la fruizione digitale. Inoltre, è previsto il potenziamento della cartellonistica turistica con l’inserimento di pannelli con scrittura tattile in codice braille per i non vedenti.

L’Associazione dei Borghi più Belli

L’Associazione de I Borghi più belli d’Italia nasce nel 2001, su impulso della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI). Ha l’obiettivo di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emarginati dai flussi dei visitatori e dei turisti.

Sono infatti centinaia i piccoli “borghi d’Italia” che rischiano lo spopolamento, a causa di una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico e commerciale. Per questo l’Associazione si prefigge di garantire – attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione – il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe perduto.  Foto: Pasquale Paolo CardoLicenza.

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