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Con l’esecuzione della Messa da requiem di Giuseppe Verdi, il 23 maggio (ore 20.30) il Teatro Massimo di Palermo ricorda il trentesimo anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e tutte le vittime delle stragi mafiose.

A dirigere Orchestra e Coro, il maestro Omer Meir Wellber con un quartetto di solisti. In scena un organico imponente composto da 80 professori d’orchestra, 75 artisti del Coro, e le voci di quattro cantanti straordinari, il soprano Angela Meade, il mezzosoprano Marianna Pizzolato, il tenore italo-inglese Freddie De Tommaso, il basso Michele Pertusi. Maestro del Coro è Ciro Visco.

Composta per commemorare Alessandro Manzoni, a un anno dalla scomparsa, il 22 maggio del 1874, la Messa da requiem è considerata il capolavoro sinfonico-corale di Giuseppe Verdi, creato sull’onda dell’emozione per la scomparsa del poeta, ammirato e amato dal compositore. Articolata in sette grandi sezioni, Requiem e Kyrie, il celebre Dies irae col suo minaccioso attacco, il Domine Jesu, Sanctus, Agnus Dei, Lux aeterna, Libera me, la Messa è un’opera di grande spiritualità, una riflessione sulla vita e sulla morte caratterizzata al contempo da un grande afflato operistico.

“Il Teatro Massimo – ha dichiarato il presidente della Fondazione Teatro Massimo e sindaco di Palermo Leoluca Orlando – rende omaggio alla memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e a tutte le vittime delle stragi mafiose, con la forza della musica di Giuseppe Verdi che ci induce a riflettere e, con la Messa da Requiem, a pregare per quanti hanno sacrificato la loro vita nell’azione di contrasto a Cosa Nostra. Uomini e donne che hanno permesso di liberare Palermo dal governo della mafia. A distanza di trent’anni dalla strage di Capaci manteniamo vivo il ricordo attraverso il linguaggio universale della musica”.

“Il Requiem di Verdi – ha aggiunto il sovrintendente del Teatro Massimo Marco Betta – è un grande monumento spirituale, profonda riflessione sulla morte, canto intimo e potente per tutte le anime del mondo che ci lasciano e ci ricordano che siamo in cammino nell’incessante scorrere del tempo. Il 23 maggio il Teatro Massimo dedica il grande capolavoro di Giuseppe Verdi alla strage di Capaci nel trentesimo anniversario, un canto-preghiera collettiva per ricordare e onorare tutte le vittime della violenza mafiosa nella consapevolezza che l’arte e la musica sono un respiro di pace e libertà contro la violenza e l’oppressione”. Il concerto sarà trasmesso in diretta streaming sulla WebTv del Teatro Massimo.