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Anche quest’anno sono state monitorate le acque di balneazione di tutta Italia: il monitoraggio viene effettuato quasi ovunque dal personale delle Agenzie Regionali e delle province autonome per la protezione dell’ambiente, gli enti pubblici che, insieme a Ispra, formano il Sistema nazionale di protezione ambientale. Il risultato è una mappa del mare più più pulito d’Italia. In Sicilia l’80,6% di acque eccellenti.

Dove trovare il mare più pulito d’Italia

In totale ogni anno vengono effettuate le analisi su circa 30mila campioni prelevati nei mari e nei laghi italiani. I dati del quadriennio 2018-2021, pubblicati sui siti delle diverse Arpa/Appa, sul portale acque del ministero della Salute e dalla Agenzia Europea dell’ambiente, che ha realizzato anche una mappa interattiva – hanno portato al giudizio che resterà in vigore per tutta la stagione balneare 2022.

Si va da scarso (meno del 2% dei casi) a eccellente (89%), ogni singolo tratto di costa mantiene per tutta l’estate la classificazione che testimonia il recente andamento di quel tratto.

Il lavoro di controllo e monitoraggio condotto dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente scaturisce dalla direttiva comunitaria 2006/7/CE, che stabilisce le regole della classificazione in tutta la Comunità Europea delle acque di balneazione nelle quattro classi di qualità (eccellente, buona, sufficiente e scarsa).

I risultati del 2022

Dall’ultimo report del monitoraggio condotto dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, la rete che coordina le varie agenzie regionali per l’ambiente presenti sul territorio nazionale, è emerso che la Puglia è la regione migliore per la qualità delle acque di balneazione, che qui sono eccellenti al 99%. Seguono Sardegna e Toscana, rispettivamente con 97,6% e 96%.

A livello nazionale anche quest’anno sono diverse le regioni in cui oltre il 90% di acque è nella classe eccellente; sommando anche le buone, si arriva a livello nazionale al 94%. I controlli sulle acque di balneazione riguardano anche laghi e (in pochi casi) fiumi, dove alcune regioni raggiungono il 100% di acque eccellenti.

La Puglia ha, appunto, il 99% di acque eccellenti, la Sardegna il 97,6% e la Toscana il 96%. Seguono Emilia-Romagna con il 93,8% di acque eccellenti, Veneto con il 91,4%, Friuli- Venezia Giulia con il 90,9%. Tra le regioni che hanno oltre l’80% di acque eccellenti ci sono: Marche (89,8%) Basilicata (86,7%), Liguria (86,3%) , Calabria (85,5%), Lazio (84,1%), Molise (83,3%), Campania (82,8%) e Sicilia (80,6%). In fondo alla classifica c’è l’Abruzzo con il 71,9%.

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