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Il Castello di Sperlinga al TG1. Il telegiornale della Rai, nel corso dell’edizione delle 13,30 di domenica 15 gennaio, ha fatto tappa in Sicilia, per parlare di un edificio medievale di grande fascino, che si trova in provincia di Enna.

Al TG1 il Castello di Sperlinga

Una fortezza medievale scavata nella roccia. Il telegiornale di punta della Rai, nel corso della seguitissima edizione delle 13,30 di domenica 15 gennaio, ha mostrato al grande pubblico uno dei gioielli della nostra regione. Le telecamere hanno fatto tappa “nel cuore” dell’Isola, racconta la conduttrice, mostrando alcune immagini girate a Sperlinga, in provincia di Enna.

Il borgo è uno dei più suggestivi del territorio, con le sue costruzioni di pietra. Tra queste, spicca senza ombra di dubbio il Castello che domina la cittadina. Interamente scavato nella roccia arenaria, è ricavato da un unico monolite, sopra grotte sacre che risalgono a 4mila anni fa. L’inizio dell’edificazione di Sperlinga si fa risalire al periodo tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII, sotto i normanni.

I primi documenti sull’esistenza del borgo e del suo suggestivo Castello sono del 1080. Lo storico Michele Amari individuò alcuni documenti che avvalorano la tesi secondo cui i soldati angioini, resistettero qui nel 1823 per quasi un anno all’assedio dell’esercito aragonese. L’edificio, in quel periodo, era di proprietà dello stesso Petro de Lemanno (o de Alemanno), che attese invano aiuti angioini nel corso della Guerra del Vespro.

I soldati di Carlo I d’Angiò, dunque, vi trovarono rifugio. Il Castello di Sperlinga è un luogo magico e pervarso da misticismo. Visitarlo, è come entrare in un altro mondo, in cui ogni elemento racconta qualcosa. Ci si chiede ancora come sia stato possibile scavare la roccia per ricavare le diverse stanze che lo compongono, su cui si tramandano molte leggende.

Concluso il confitto, fu assegnato nel 1324 dagli aragonesi alla famiglia Ventimiglia, che ne mantenne la proprietà per oltre due secoli. A comprarlo, nel 1597, fu il barone Giovanni Forti o Gianforte Natoli. La proprietà passò poi al figlio Francesco, quindi lo comprò la famiglia Oneto nel 1658.

Nel 1680 passò a Domenico Oneto e Spatafora che, senza figli, lo lasciò al fratello Francesco Oneto e Spatafora nel 1698. Nel 1862 andò alla famiglia del barone Nunzio Nicosia che, nel 1973, lo cedette al Comune di Sperlinga.