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Chi era Goliarda Sapienza, biografia e opere dell’autrice de L’arte della gioia. Dove è nata, cosa ha fatto nella sua vita, quanti anni aveva quando è morta. Cosa ha scritto, quando e come è diventata famosa, cosa leggere di Goliarda. La vita privata. Tutto quello che c’è da sapere sulla scrittrice e attrice di origini siciliane.

Goliarda Sapienza

Goliarda Sapienza nasce a Catania il 10 maggio del 1924. I suoi genitori sono l’avvocato Giuseppe Sapienza (1880-1049) e la sindacalista lombarda Maria Giudice (1880-1953), prima donna a capo della Camera del Lavoro di Torino. Giuseppe e Maria si conoscono quando sono entrambi vedovi e quarantenni: hanno tre figli l’uno e sette l’altra.

I genitori di Goliarda hanno un’intesa non solo sentimentale, ma anche di natura politica: partecipano attivamente ad alcune delle lotte sociali in Sicilia e dirigono il giornale “Unione”. Nel biennio 1920-1922 il figlio maggiore di Giuseppe, Goliardo Sapienza, viene trovato morto in mare. A Goliarda tocca dunque l’eredità del nome.

Cresce in un clima di libertà dai vincoli sociali sebbene, in alcuni casi, avverta la “pesantezza” di alcune interne alla casa: tre dei suoi fratellastri muoiono più che adolescenti; il padre ha molte donne e si dedica con fervore all’attività di “avvocato del popolo”; il ruolo forte e deciso della madre. In alcuni dei suoi lavori più autobiografici, Goliarda Sapienza racconterà poi aneddoti e vicende legati all’ambiente famigliare.

Emerge, sin da quando è bambina la sua capacità di affabulare con la parola. Ha doti artistiche da attrice, ballerina e cantante. La sua salute, tuttavia, è abbastanza cagionevole, si ammala anche in modo grave, come nel caso della difterite e della tubercolosi.

Il trasferimento a Roma

Goliarda Sapienza si trasferisce con la madre a Roma nel 1943. Qui frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica diretta da Silvio d’Amico. Attraverso la recitazione esprime sé stessa: è un’attività che le piace, ma non apprezza quel mondo “patinato” in cui vivono attori e attrici di successo. Non si diploma e, contestando gli insegnamenti dell’Accademia, forma una compagnia d’avanguardia, con altri ex studenti contestatari e vicini al metodo Stanislavskj.

Arriviamo così al 1947, anno in cui incontra il regista Citto Maselli. Tra i due nasce un legame fortissimo, una relazione profonda, ma anche aperta a nuovi incontri. Durerà per 18 anni e, anche dopo la separazione molto sofferta, rimane una bellissima e autentica amicizia. Goliarda vive la vita in modo febbrile, intenso: ne coglie ogni aspetto e sfumatura con tutta sé stessa.

Goliarda Sapienza

Goliarda Sapienza da ragazza

È stata sposata con Angelo Pellegrino. Pellegrino, nel 1998, dopo 22 anni dalla fine della stesura, cura personalmente la revisione e pubblica (a proprie spese) un migliaio di copie del romanzo L’arte della gioia, prima che arrivasse al grande pubblico. Lo stesso ex marito scrive una biografia postuma, Ritratto di Goliarda Sapienza, tradotta in francese nel 2015. Nel 2022 pubblica per Giulio Einaudi Editore il memoir Goliarda, dedicato alla moglie.

Non diventa subito una scrittrice. Frequenta ambienti esclusivi, lavora con Maselli e anche con registi come Luigi Comencini, Alessandro Blasetti, Cesare Zavattini e Luchino Visconti. Partecipa in questo modo alla corrente del neorealismo italiano, un contesto di partecipazione civile, politica e morale dei tempi. Goliarda Sapienza ha una personalità molto forte, che riuscirà poi a esprimere e raccontare attraverso la scrittura.

In più di un’occasione tenta il suicidio. Una prima volta nel 1962 e poi nel 1964. Dopo questa seconda drammatica esperienza, si dedica alla scrittura. Si ritrova così in un mondo diverso da quello legato al cinema.

Goliarda Sapienza muore il 30 agosto del 1996 a Gaeta, all’età di 72 anni. Soltanto dopo la morte, la sua opera troverà il giusto riconoscimento, con il successo dei suoi romanzi. Nell’ottobre 2020 a lei è dedicata la Biblioteca delle donne Goliarda Sapienza di Roma, nel quartiere La Montagnola. A lei sono anche intitolate vie e piazze a Catania, Palermo e Linguaglossa.

Cosa ha scritto Goliarda Sapienza

Il primo romanzo di Goliarda Sapienza è Lettera aperta del 1967: introspettivo e in forma di conversazione con il lettore, ne racconta gli anni dell’infanzia a Catania, ma non solo. Segue Il filo di mezzogiorno del 1969, un resoconto della terapia psicanalista con il medico messinese Ignazio Majore.

Nel 1980 Goliarda finisce in carcere a causa del furto di oggetti in casa di un’amica. Rimane detenuta per tre mesi: quell’esperienza diventa un altro dei suoi libri: L’università di Rebibbia. Ancora, ha scritto Le certezze del dubbio, pubblicato grazie all’incontro con il conterraneo poeta ed editore Beppe Costa.

L’arte della Gioia

L’arte della gioia è il romanzo più celebre di Goliarda Sapienza. Ha una storia molto tormentata e viene pubblicato postumo nel 1998. Solo la prima delle quattro parti che lo compongono viene data alle stampe mentre l’autrice è viva, nel 1994, per la collana Millelirepiù, diretta da Marcello Baraghini.

Il romanzo esce ripubblicato da Einaudi nel 2008. La casa editrice pubblica in seguito altri volumi, cioè Io, Jean Gabin (2010), Appuntamento a Positano (2015) e una selezione di pensieri tratti dai diari della scrittrice, raccolti nei volumi Il vizio di parlare a me stessa (2011) e La mia parte di gioia (2013). Nel 2023 L’arte della gioia diventa una serie tv per Sky, girata anche in Sicilia, con la regia dell’attrice Valeria Golino.

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