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A Rosa Balistreri, celebre cantautrice siciliana è stata dedicata una puntata su Rai 2 de “Il Provinciale” con la cornice dell’incredibile Teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina. 

Omaggio a Rosa Balistreri: le parole di Mario Incudine

È andata in onda domenica su Rai2, alle 14 e la regia è quella di Giuseppe Govino. La puntata della trasmissione omaggia la cantautrice di Licata, ripercorrendo i suoi luoghi, natii e acquisiti, da Licata alla Valle del Platani, nell’Agrigentino, da Palermo a Firenze dove visse negli ultimi anni della sua vita.

“È impossibile scindere la vita, la voce e le lotte di Rosa Balistreri dalla terra siciliana che alimentò la sua voce sanguigna, rugginosa, capace di scoperchiare interi sistemi sociali”. A dirlo è Mario Incudine, tra gli artisti chiamati a raccontare Balistreri, assieme a Nonò Salamone, Rita Botto, Lello Analfino e Salvo Piparo.

“Rosa come Letizia Battaglia”

In occasione della puntata, Incudine ha scritto un poemetto in versi dedicato a Rosa Balistreri, paragona la cantastorie a Letizia Battaglia. “Rosa come Letizia fa la sua battaglia, una con la chitarra, l’altra con la fotografia”, canta nel testo. “Abbiamo voluto rappresentare una Rosa non solo simbolo della musica folk siciliana ma come esempio ante litteram di lotta per i diritti”.

Le parole di Mario Incudine

Mario Incudine attraverso i suoi profili social ringrazia chiunque gli abbia scritto dopo aver visto la puntata. “Ho ricevuto tantissimi messaggi dopo la trasmissione del Il Provinciale su Raiuno e Raidue. Avete tutti apprezzato questo omaggio meraviglioso che Federico Quaranta ha dedicato alla nostra Rosa Balistreri. Quando l’abbiamo girata dietro la macchina da presa c’era Lorenzo Reina nel suo Teatro Andromeda , alla fine ci siamo abbracciati con gli occhi lucidi.
Grazie a tutti per avere visto in tantissimi la trasmissione è stato un grande atto d’amore verso una immensa artista e verso una terra unica”.

Chi era Rosa Balistreri

Nasce in provincia di Agrigento, da una famiglia povera e numerosa. È considerata la prima cantautrice siciliana. Con la sua chitarra ha sempre raccontato il proprio vissuto e ha unito questo al canto di denuncia sociale. A sedici anni viene data in sposa a Gioacchino Torregrossa, un uomo violento, alcolizzato. La cantautrice tenta di ucciderlo, ma si costituisce alla polizia. Sconta sei mesi di galera e svolge numerosi lavori per mantenere la famiglia. Tornerà nuovamente in galera perché accusata di furto.

Nei primi anni Sessanta Rosa Balistreri incontra il pittore fiorentino Manfredi Lombardi, e con lui vivrà per dodici anni. In questo periodo conoscerà tante figure importantissime nel panorama artistico. Nel 1966 partecipa allo spettacolo di canzoni popolari portato sulle scene da Dario Fo, dal titolo Ci ragiono e canto. Nel 1971 si trasferisce a Palermo, dove frequenta persone come il pittore Guttuso e il poeta Ignazio ButtittaMuore nel 1990, ma nonostante ciò resta comunque una figura importantissima per la storia della Sicilia.

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