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Battute finali per l’elezione del Borgo dei Borghi 2023, concorso legato all’omonima trasmissione della Rai. Le votazioni iniziate la scorsa domenica 12 marzo si concluderanno domenica 26 marzo, alle 23.59. In Sicilia la corsa al voto riguarda il borgo di Salemi, unico dell’Isola in lizza per l’ambito titolo. Scopriamo, di seguito, come partecipare alla votazione.

Borgo dei Borghi 2023, Salemi unico comune siciliano in gara

La gara vede protagonista Salemi, cittadina in provincia di Trapani che dal 2016 fa parte del prestigioso club dei Borghi più belli d’Italia, unica rappresentante in questa occasione per la Sicilia.

La Sicilia unita per votare Salemi

Quindi, tutti i siciliani sono chiamati a sostenere Salemi esprimendo la loro preferenza collegandosi al sito https://www.rai.it/borgodeiborghi , dove sono pubblicati la foto e un video di presentazione di Salemi e degli altri 19 borghi in gara. Si può esprimere un voto al giorno, con una sola preferenza. Le votazioni per Salemi (e gli altri comuni)  si concluderanno domenica 26 marzo, alle 23.59. La classifica finale sarà svelata il 9 aprile, nel corso di una puntata speciale della trasmissione ‘Il Borgo dei Borghi’, in onda in prima serata su RaiTre. Per votare sarà necessario essere maggiorenni e registrati a RaiPlay.

Perché votare Salemi

Salemi si configura come un vero museo a cielo aperto dalle architetture suggestive dove si susseguono edifici storici con stili diversi, riflesso delle dominazioni che si sono succedute nel corso del tempo. Camminare nel centro antico del Borgo trasmette la suggestione di attraversare idealmente secoli di storia, infatti il centro storico è tutto un incrocio di stradine, vicoli e scale ripide che portano a scoprire le bellezze della città.

Cosa vedere a Salemi

Come la suggestiva Piazza Alicia, dove ci sono i simboli del borgo: ovvero il Castello normanno-svevo e i resti dell’antica Chiesa Madre. A Salemi sono presenti circa venticinque chiese: oltre alla già citata Chiesa Madre, un vero gioiello risulta essere la Chiesa di San Clemente, conosciuta anche come Chiesa di Sant’Annedda. Giudecca e Rabato risultano rispettivamente il quartiere ebraico e arabo che connotano il centro storico di questa città, simbolo della multiculturalità.

Gli antichi palazzi sono rigorosamente costruiti nella locale ‘pietra campanedda’, inserita persino nel 2012 nel registro delle eredità immateriali dell’Unesco. Dopo il terremoto del 1968 la nuova Chiesa Madre è diventata la Chiesa dei Gesuiti. L’annesso convento è sede del Polo Museale di Salemi comprendente il Museo del Risorgimento, il Museo archeologico, il Museo della mafia-Officine della Legalità, il Museo d’arte Sacra e l’Ecomuseo del Grano e del Pane. All’interno vengono custodite opere d’arte salvate dalle chiese andate distrutte, comprende anche una sezione archeologica.

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Salemi

Cosa significherebbe la vittoria di Salemi per la Sicilia

Una vittoria per il borgo trapanese costituirebbe un’iniezione di fiducia anche per una strategia che punta alla valorizzazione dei borghi siciliani, il simbolo non solo della grande storia, cultura, creatività e tradizione isolana, ma allo stesso tempo un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico impareggiabile.

Domenico Venuti: “Abbiamo bisogno dell’appoggio di tutti i siciliani”

“La partecipazione alla gara per l’elezione del Borgo dei Borghi 2023 è una ulteriore tappa di un lavoro portato avanti dalla nostra comunità da anni  e d’altronde le strategie di sviluppo delle aree interne adottate dall’Ue fanno perno sulla valorizzazione dei borghi con politiche integrate di marketing territoriale. Attorno alla candidatura di Salemi come Borgo dei Borghi 2023 sta crescendo una bella mobilitazione dal basso. Lancio quindi un invito a tutti i siciliani e ai turisti che negli anni hanno apprezzato il nostro Borgo affinché sostengano la nostra candidatura” esorta il sindaco di Salemi, Domenico Venuti.