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Gianni Minà è morto a Roma all’età di 84 anni. È stato un volto storico del giornalismo italiano e, durante la sua carriera, ha intervistato grandi personaggi dell’attualità, dalla politica al mondo dello spettacolo. In diverse occasioni, aveva parlato del suo legame con la Sicilia e delle origini a metà tra Palermo e Messina.

Gianni Minà, il legame con la Sicilia

“Gianni Minà ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca“, riporta l’annuncio della morte, diffuso sui social. “Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari.  Un ringraziamento speciale va al professore Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità“.

84 anni e una carriera straordinaria alle spalle, era nato a Torino nel 1938. Nelle sue origini, però, c’era la Sicilia. La nonna di Minà, infatti, era nata a Lipari, mentre il nonno dal lato paterno – ha raccontato il giornalista nella sua autobiografia – “veniva da un piccolo paese di montagna delle Madonie, Castelbuono, dove fanno i dolci con la manna e i panettoni giganti”.

Più volte Gianni Minà è tornato in Sicilia, per fare visita ai suoi cari. “Il mio lessico familiare è stato il siciliano stretto”, disse una volta Minà. Sua mamma e sua nonna, nata a Lipari, riuscirono a salvarsi dal tremendo terremoto del 1980 perché si erano trasferite a Siracusa temporaneamente. Proprio l’onda d’urto del sisma di Messina, aveva spinto la sua famiglia a Torino, dove è nato.

Giornalista, scrittore e conduttore televisivo, ha conosciuto personaggi famosi del mondo della politica, della cultura, e dello spettacolo. Nella sua carriera, ha collaborato con testate italiane e straniere, ha realizzato centinaia di reportage per la Rai e ideato e presentato programmi televisivi. Tanti gli incontri celebri: Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, Diego Armando Maradona.

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