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Cinquanta opere, 100 mila forme di terracotta – che simboleggiano la rinascita, la speranza, il coraggio, la bellezza e la meraviglia – lavorate da 15mila bambini di nove scuole insieme alle famiglie, più di 50 tra artisti e architetti, in collaborazione con una rete di giovani curatori, 5.000 studenti dei Licei artistici siciliani: sono i numeri della Porta delle ‘farfalle’, la più grande scultura al mondo in bassorilievo ceramico, lunga oltre 1 km e mezzo, che il mecenate Antonio Presti, presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, ha realizzato nel quartiere Librino di Catania e che inaugurerà il 14 aprile alle 10.

“La Porta delle Farfalle’ – afferma una nota della Fondazione – ha il più nobile degli obiettivi: risvegliare nella popolazione il valore della condivisione, della pratica artistica collettiva, il senso della Bellezza, contribuendo a creare una coscienza comune di rispetto per il territorio. Recuperando e divulgando i valori dell’impegno civile, dell’educazione alla cittadinanza il maestro Presti ha voluto infatti dare un ruolo attivo e centrale alle scuole di Librino, centri pedagogici da valorizzare e potenziare”.

“Le farfalle – ha spiegato Presti – rappresentano quel processo di trasformazione, ricostruzione, evoluzione che si nutre di gratitudine attraverso una vera e propria Democrazia della Luce che ha guidato scelte, visioni, azioni, innestando una nuova coscienza civile”.

“Ho scelto il quartiere di Librino 23 anni fa come spazio creativo per farne un Museo a cielo aperto – ha proseguito Presti – per contribuire alla diffusione positiva dell’immagine di questo quartiere, troppo spesso emarginato e relegato entro i suoi confini. L’impegno, i sacrifici, la fatica, sono ripagati dai sorrisi di chi ogni giorno percorre questa Porta piena di messaggi spirituali, sociali e culturali”

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