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Quanti sono gli angoli e le strade e le piazze e le vanelle e i vicoli di Palermo che non conosciamo o che dovremmo conoscere meglio? Una città che fu capitale di un regno e che ha tanta storia e tante storie da raccontare. In questa rubrica cercheremo di raccontarvele tutte.

Cappella Palatina della Zisa

A Palermo non esiste solo la Cappella Palatina di Palazzo dei Normanni, ne esiste anche un’altra molto più piccola, meno sfarzosa e, purtroppo, molto meno conosciuta ma non per questo storicamente meno importante. Si tratta della Cappella Palatina della Zisa, lo splendido palazzo iniziato da Guglielmo il Malo e terminato dal figlio Guglielmo II attorno al 1170.

Alla Zisa Guglielmo I aveva collegato, attraverso un corridoio monumentale, una chiesetta che fungeva da cappella del palazzo, Cappella Palatina appunto. Probabilmente il re normanno decise di costruire questa chiesa nel luogo dove fino al VII secolo sorgeva già un piccolo monastero bizantino, che si dice poi trasformato in moschea dai musulmani.

Cappella Palatina della Zisa

Cappella Palatina della Zisa

Questo piccolo e splendido gioiello ha l’abside rivolto verso Oriente, così come voleva la tradizione Bizantina, mentre all’esterno assomiglia a una moschea, esattamente come San Giovanni degli Eremiti e San Cataldo, con la sua cupoletta ancora rosa pallido. La chiesa è composta da un piccolo ambiente ad unica navata con delle meravigliose volte a crociera e con delle muqarnas, una decorazione tipica dell’arte islamica, sotto la cupoletta. Si respira veramente aria di Medioevo qui dentro.

L'esterno della Cappella Palatina della Zisa

L’esterno della Cappella Palatina della Zisa

Quasi certamente, sin dalla sua fondazione, la chiesa venne intitolata alla Santissima Trinità, nome che conserva ancora oggi, considerato che un documento del 1270, un diploma, la chiama già Santa Trinità della Zisa. A partire dal 1636 la nobile famiglia dei Sandoval, divenuta proprietaria della Zisa, utilizzò questa cappella come sua chiesa privata. Ma evidentemente lo spazio era diventato troppo piccolo per le loro esigenze se, tra la fine del Settecento e i primissimi dell’Ottocento, gli stessi Sandoval fecero costruire, addossata alla antica cappellina, una nuova chiesa intitolata a Gesù, Maria e Santo Stefano.

Cappella Palatina della Zisa

Cappella Palatina della Zisa

La nuova chiesa aveva un orientamento opposto rispetto la precedente, con l’abside verso occidente, e la vecchia cappella medievale venne trasformata in sagrestia. E così oggi accanto all’abside della cappella medievale c’è la facciata della chiesa barocca con un effetto scenico molto particolare. Sulla facciata della chiesa Settecentesca, abbastanza semplice, si nota il cornicione che delimita un balcone con colonnine e vasi di stile tipicamente barocco. Negli anni Cinquanta la chiesa più moderna fu adibita a sala cinematografica, mentre la cappella medievale divenne un magazzino e solo a partire dalla fine degli anni Ottanta è stata recuperata. È possibile visitare anche i tetti della chiesa, con una splendida vista sul palazzo della Zisa e si può intravedere anche ciò che resta di un antico acquedotto.

La chiesa si trova nella parte finale di via Whitaker, che è una traversa di piazza Principe di Camporeale. La struttura già da tempo è affidata alla venerabile Confraternita di Maria Santissima Addolorata alla Zisa. Per visitarla, anche se di solito la domenica mattina è aperta, potete rivolgervi ai confrati sempre molto disponibili, come il signor Valenti al 3756113139 oppure al parroco della vicina chiesa di Santo Stefano Protomartire Don Antonio al 3393731628. Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci al 3473187857.

A proposito di Igor Gelarda

Igor Gelarda è nato nel 1974, laureato in lettere moderne ha conseguito un dottorato di ricerca in storia della Sicilia antica. È autore di numerosi testi, sia scientifici che divulgativi sulla storia di Palermo e su aspetti della storia della Sicilia tardo-antica.

Foto: Igor Gelarda

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