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Ilaria Capua, nota virologa, riceverà la laurea honoris causa in medicina e chirurgia dall’Università degli Studi di Palermo.

La diretta interessata ha commentato: “È una laurea che ha un valore grandissimo per me, ma in realtà ha un doppio valore, perché non solo sono la prima donna, e non voglio essere l’ultima, a ricevere questo riconoscimento dall’Università di Palermo, ma sono il primo medico veterinario in Italia che riceve la laurea in medicina e chirurgia. Questo è un cambio di paradigma, quindi ringrazio l’Università di Palermo perché ci ha visto lungo”.

Ilaria Capua ha anche ricevuto il diploma di ‘socio onorario’ dal professore Adelfio Elio Cardinale, presidente della Società italiana di storia della medicina, una delle associazioni scientifico-culturali più antiche d’Italia. La cerimonia è avvenuta stamattina, venerdì 26 maggio, nella scuola Don Bosco Ranchibile del capoluogo siciliano.

Ilaria Capua, 57 anni, ha affermato: “Sono un cervello di rientro e spero di diventare un esempio per altri ricercatori italiani che sono all’estero, perché l’Italia e l’Europa hanno bisogno di idee che vengono da fuori e l’oro di oggi è l’oro ‘grigio’ e quindi spero che le molte esperienze che ho vissuto, avendo avuto diverse vite, tra cui l’ultima esperienza negli Stati Uniti, posano essere utili per portare idee e orizzonti nuovi ai ragazzi e ai ricercatori italiani”.

Alla cerimonia presenti anche il direttore dell’istituto salesiano don Domenico Saraniti, il preside della scuola Nicola Filippone, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore regionale alla salute Giovanna Volo.

“Sono molto contenta di essere oggi al Don Bosco Ranchibile – ha aggiunto – perché parlare ai ragazzi è uno dei modi per creare generazioni più consapevoli. Sono loro la nostra forza e cercherò di convincerli che il nuovo approccio che dobbiamo avere sulla salute è quello di una salute circolare nella quale si rispetta non solo la salute delle persone, ma anche la salute del sistema nel quale viviamo, quindi la salute degli altri animali, delle piante che rappresentano l’ottanta per cento del cibo e perciò devono essere sane, così come gli altri animali e l’ambiente devono essere sani”.

“Bisogna muoversi – ha proseguito Ilaria Capua, senior fellow of Global Health alla John Hopkins di Bologna e direttore emerito del ‘One Health Center of Excellence’ dell’Università della Florida a Gainesville – verso un sistema che miri ad avere aria, acqua, terra e fuoco in equilibrio per una salute del sistema che ci porti in un futuro più sostenibile”.