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Torniamo a parlare di antichi rimedi siciliani e lo facciamo parlandovi di un vecchio rimedio che subito appare quantomeno originale. Ce lo racconta Nando Cimino. Prima di procedere con la sua narrazione, vogliamo sottolineare che quello che riportiamo è un racconto legato al folklore e alla tradizione. Non ha alcuna valenza medica e non vi consigliamo di provare.

Oggi, solo a pensarci – spiega Nando Cimino – viene quasi da ridere. Eppure questi antichi rimedi  avevano probabilmente una loro ragion d’essere, visto che ancora fin negli anni Cinquanta se ne faceva largo uso. Un uso che in talune realtà sociali del nostro meridione non si può dire essere ancora del tutto scomparso.

Ecco per esempio come le nonne siciliane curavano il mal d’orecchie provocato dalle correnti d’aria estive; mal d’orecchie che oggi potrebbe essere causato anche dalla esposizione diretta all’aria dei ventilatori o dei condizionatori.  Per lenire il fastidioso dolore anticamente si prendeva un fazzoletto, od ancora meglio un piccolo pezzo di garza, e lo si riempiva con un pizzico di pepe nero come a farne un fagottino.

Lo si bagnava quindi nell’olio di oliva e  lo si inseriva dentro l’orecchio lasciandovelo per qualche minuto. Pare che il sollievo fosse immediato. Difficile dire se fosse davvero così!

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