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In Sicilia si incontrano Oriente e Occidente

  • Casa del Tè o Museo del Tè di Raddusa: un luogo magico.
  • Sembra quasi uscita da una fiaba, immersa in una vallata con una piantagione.
  • A crearla, uno chef siciliano che ha lavorato anche per la rinomata Twinings.

Quando vi diciamo che in Sicilia non ci facciamo mancare nulla, abbiamo ragione. Se aveste ancora qualche dubbio in merito, sappiate che proprio nel cuore della nostra regione si trova un luogo fiabesco, in cui Oriente e Occidente si incontrano. Una vallata, una piantagione, una Casa del Tè che è anche Museo del Tè. Avete capito bene: a Raddusa, tra le province di Enna e Catania, lo chef Salvatore Pellegrino ha dato vita a un’esperienza singolare: in tutta Italia esistono solo quattro case del tè e quella siciliana è l’unica che ha annessa una piantagione. E questo è solo l’inizio della storia.

Una casa del Tè a Raddusa, nel cuore della Sicilia

Salvatore Pellegrino è nato a Raddusa ma, grazie alla sua professione di chef, ha girato il mondo. Ha lavorato anche presso Twinings e ha servito personaggi del calibro di Margaret Thatcher, del re d’Arabia e dello scià di Persia. È rimasto ammaliato dalla cucina orientale e dal , una bevanda dalla tradizione millenaria, legata a riti e tradizioni. Ha approfondito la conoscenza con questo prodotto, le sue caratteristiche e le sue qualità. La sua “Casa” serve a far conoscere la bevanda, ma anche le cerimonie cui è legata. Il fulcro è la “stanza del tè”, costruita seguendo la filosofia Shan, con precisi materiali, luci e arredi e una determinata posizione astrale. Vi si trovano comodi cuscini per terra, un tavolino basso e vassoi ricchi di delizie. Diverse scatole contengono le qualità di tè: dal tè verde al tè nero, dagli aromatizzati agli speziati.

Dove trovare la teiera e la tazza più grande del mondo

Alla Casa del Tè di Raddusa ci sono più di seicento varietà di infusi, di provenienza mondiale. Ognuno di essi ha il suo servizio. Ci sono, così, teiere giapponesi, vassoi cinesi, bicchieri russi e oggetti provenienti dall’Africa. Una piccola curiosità: qui si trovano la teiera e la tazza più grande del mondo, realizzati in Sicilia. Sono stati i ceramisti di Caltagirone a creare i contenitori in grado di contenere quindici e diciotto litri di tè.

Al Museo del Tè nulla è lasciato al caso. Tutto ha una posizione, tutto ha un ordine. I vari tipi di cerimonie si svolgono in un ambiente cui si accede attraverso una scaletta. Quegli scalini rappresentano un viaggio simbolico, una metafora della vita. In un’epoca in cui tutto si fa di corsa e c’è poco tempo per fermarsi, questo luogo rappresenta sicuramente una particolarità da scoprire. Prima di accedervi si lasciano all’ingresso le scarpe e, ne siamo certi, anche i pensieri più cupi. Ci vuole la mente libera per un’esperienza che unisce corpo e spirito.

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